Ibrahimovic ha sempre fatto molto discutere per le sue dichiarazioni; in passato l’attaccante fece un paragone piuttosto importante.
Nella scorsa stagione, il campionato italiano è stato vinto dal Milan; i rossoneri sono stati capaci di avere la meglio sull’Inter grazie ad un campionato disputato ad altissimo livello dalla prima all’ultima giornata. Tanti i protagonisti di un successo, per certi versi incredibile (la rosa non era la più forte) a partire da Pioli; il tecnico è stato bravissimo a fare credere ai propri ragazzi di scrivere una meravigliosa pagina di calcio. Tra i calciatori, invece, dobbiamo menzionare Maignan, Hernandez e Leao mentre ha avuto un ruolo secondario Ibrahimovic.
Difficile parlare di Ibrahimovic non come protagonista indiscusso ma, tra l’età e una serie di problemi fisici, o svedese ha dato un contributo sicuramente inferiore a quello sperato da allenatore, società e probabilmente dallo stesso Ibrahimovic. La figura del centravanti, però, è stata senza dubbio fondamentale soprattutto a livello di spogliatoio e di mentalità nei confronti dei giocatori più giovani.
La personalità del classe 1981 la conosciamo tutti; sia in campo sia fuori dal campo è sempre stato un giocatore determinato, con un carattere forte e non ha mai rilasciato dichiarazioni banali. Sono state tante le dichiarazioni di Ibrahimovic che hanno fatto, in un certo senso, la storia di questo sport; da questo punto di vista non possiamo non ricordare la frase con cui spiegò la sua avventura al Barcellona.
Tra le esperienze calcistiche meno “fortunate” di Ibrahimovic troviamo senza dubbio quella con la maglia del Barcellona; l’avventura in Spagna, nonostante un buonissimo numero di gol, ha visto alcune incomprensioni con il tecnico Guardiola e con un sistema di gioco che poco si allineava alle caratteristiche del centravanti svedese.
Nel parlare dell’esperienza al Camp Nou, Ibrahimovic non ha usato mezzi termini paragonandosi ad una Ferrari e definendo l’anno al Barcellona come chi decide di comprare una Ferrari ma utilizzarla come una Fiat. Affermazione abbastanza forte e che spiega, alla perfezione, il pensiero del centravanti sulla sua avventura in Spagna.
Quando il centravanti deciderà di appendere gli scarpini al chiodo, il calcio perderà uno degli attaccanti migliori che abbia mai visto ma anche un giocatore di personalità incredibilmente forte come testimonia l’affermazione per descrivere la sua avventura al Barcellona.
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