Non si sa mai quando ci si debba fermare per rispetto dell’avversario, certo che segnare 10 gol è un qualcosa di inusuale nel calcio.
Il calcio in Sudamerica davvero qualcosa di molto sentito e apprezzato, con tutte le squadre che cercano di ottenere sempre i massimi risultati in modo tale da poter mettere in mostra anche i propri talenti, con questi che non vedono l’ora di poter viaggiare verso l’Europa per dimostrare a tutti di essere dei campionissimi, ma in certi casi i gol sfuggono di mano e quando si arriva in doppia cifra bisognerebbe essere umili e bravi a smettere.
La Copa Sudamericana è l’equivalente dell’Europa League nel vecchio continente, per questo motivo si trovano una serie di squadre non di primissima fascia che affrontano invece i grandi deluse dalla stagione precedente.
Il Fluminense sperava senza ombra di dubbio di disputare la Copa Libertadores, ma ha dovuto arrendersi ai preliminari, dovendo così retrocedere in un girone di Sudamericana decisamente non facile, tanto è vero che all’ultima giornata tutto era ancora aperto.
I Carioca avevano pochissime possibilità di passare, con la situazione di classifica che vedeva in testa i colombiani dell’Atletico Junior con 10 punti, poi gli argentini dell’Union di Santa Fe a 9 e infine proprio il Tricolor a quota 8.
L’unica speranza era quella di un pareggio tra colombiani argentini e intanto il Fluminense avrebbe dovuto vincere con 6 gol di scarto la come la trasferta contro i boliviani dell’ Oriente Petrolero, ultimi a zero punti, ma si è andati ben oltre il distacco.
La partita infatti è terminata con il pazzesco risultato di 1-10, un qualcosa che sicuramente non è facile da vedere e che ha dato grande tranquillità ai brasiliani di poter raggiungere l’obiettivo dei 6 gol di scarto, ma il problema è quello che è accaduto a Barranquilla, con gli argentini che hanno vinto in maniera comoda sui rivali per 0-4, quindi non serviva assolutamente a nulla umiliare così tanto la piccola squadra boliviana.
Grazie ai risultati della serata il Fluminense ha ottenuto il secondo posto, peccato che in Copa Sudamericana non ci siano i sedicesimi di finale, o i playoff chiamateli come volete, che ci sono in Europa League, infatti il torneo prosegue agli ottavi di finale con solo le prime qualificate dei vari gironi e le terze che retrocedono dalla Copa Libertadores.
Dunque tutto lo sforzo dei Carioca illuminazione nei confronti dei boliviani è stata assolutamente inutile, anche perché già a fine primo tempo la partita era abbastanza indirizzata, con l’Union che eri in vantaggio per 0-2, per poi aumentare sempre di più il suo vantaggio nella ripresa andando addirittura a calare un clamoroso poker.
Non si sa mai in questi casi cosa sia meglio fare, ogni teoria effettivamente ha la sua dose di verità, perché se da un lato è giusto continuare a giocare per rispetto nei confronti dell’avversario, bisogna anche tenere in considerazione in questo caso però l’enorme differenza tra il calcio del Brasile e quello della Bolivia, con l’Oriente Petrolero che stava vivendo un vero e proprio sogno.
Per loro era infatti già bellissimo poter disputare una competizione internazionale e non gli ha importato molto il fatto di avere chiuso ultimi a zero punti il girone, forse proprio per questo sarebbe bastata una vittoria con lo scarto corretto, con quei 6 gol di margine che avrebbero concesso una briciola di speranza per la qualificazione.
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