In passato Totti ha rischiato seriamente di chiudere anzitempo la carriera; un bruttissimo infortunio con i tifosi della Roma disperati.
E’ stata una vera e propria leggenda della Roma e uno dei giocatori italiani più forti degli ultimi trent’anni; stiamo parlando di Francesco Totti, ex capitano giallorosso e giocatore che la parte di città di fede romanista non potrà mai dimenticare. Dal gol contro il Parma, nel pomeriggio decisivo per lo scudetto, al cucchiaio contro l’Inter passando per lo splendido pallonetto in uno dei derby più belli giocati dalla Roma; queste e tante altre sono le perle che Totti, nel corso della sua carriera, ha regalato ai tifosi giallorossi e, più in generale, al mondo del calcio.
La carriera di Totti, però, rischiò seriamente di finire con largo anticipo rispetto a come sono andate realmente le cose. Bisogna tornare indietro di sedici anni; febbraio 2006, all’Olimpico la Roma di Spalletti ospita l’Empoli in un match che i giallorossi vogliono vincere per continuare ad inseguire il record di vittorie consecutive.
L’Olimpico, come sempre, è pronto a sostenere la propria squadra ma, dopo pochi minuti, cala il gelo sullo stadio e non per le condizioni climatiche. A freddare l’ambiente l’intervento di Vanigli su Totti con il capitano giallorosso a terra in preda al dolore; si capisce immediatamente che l’infortunio è più grave del previsto ed infatti i soccorsi entrarono subito in campo per aiutare il numero dieci giallorosso. Il problema tenne fuori Totti per diversi mesi e la preoccupazione colpì anche l’ambiente nazionale visto il mondiale dopo pochi mesi.
Totti, il recupero lampo e il gol decisivo: giocata da fuoriclasse
Totti, però, ha sempre avuto una risposta incredibilmente positiva dal suo corpo e, anche in quel caso, riuscì a recuperare accelerando i tempi in maniera incredibile. L’obiettivo, che lo spinse ad andare oltre e a fare un qualcosa che si pensava impensabile, era la voglia di partecipare al mondiale con i compagni della nazionale.
A giugno 2006, infatti, Totti è presente nella spedizione azzurra di Lippi e, all’interno di quel mondiale, avrà un ruolo fondamentale; non è, per ovvi motivi, il giocatore pre infortunio ma riesce lo stesso ad essere determinante. Negli ottavi di finale, contro l’Australia, calcia un rigore pesantissimo agli ultimi secondi spedendo la palla all’incrocio dei pali. Il gesto di un vero e proprio campione, un giocatore che non si è arreso di fronte ad un destino che sembrava volergli levare anni importanti di carriera.