La finale di coppa Italia ha visto il successo dell’Inter sulla Juventus in una gara carica di polemiche, specie dopo il rigore su Lautaro.
La Juventus, per dare un senso a questa stagione, aveva bisogno di alzare la coppa Italia (unico trofeo possibile dopo le delusioni in Supercoppa e campionato); l’Inter, invece, voleva mettere in bacheca la seconda coppa in attesa degli ultimi centottanta minuti di Serie A dove i nerazzurri devono sperare in una sconfitta del Milan per confermarsi campioni d’Italia. E’ stata una partita ricca di emozioni, con sei gol, rimonte e il successo dei ragazzi di Inzaghi; centoventi minuti caratterizzati, come ogni Juventus-Inter, da numerose polemiche soprattutto dopo il rigore del momentaneo due a due.
Il secondo tempo della finale dell’Olimpico ha visto, nel giro di due minuti, la Juventus ribaltare l’iniziale svantaggio grazie ai gol di Alex Sandro e Vlahovic. Una reazione di orgoglio da parte di una squadra ferita per una stagione andata, decisamente, al di sotto delle aspettative.
La partita sembrava poter andare nella direzione bianconera quando, a dieci minuti dalla fine, è arrivato il calcio di rigore che ha nuovamente cambiato i binari del match. Lautaro viene messo giù in area con Valeri ad assegnare il penalty; una decisione che ha causato non poche polemiche nella Juventus (specie in Allegri, mai visto così furioso).
Rivedendo le immagini, si può notare come siano stati puniti due contatti: il ginocchio di de Ligt e la spinta di Bonucci. Interventi che hanno impedito a Lautaro di calciare a pochi passi da Perin. Comprensibili le proteste della Juventus, considerando l’importanza del match, ma alla fine dei giochi quello sull’attaccante nerazzurro è un rigore che si può fischiare. Come in campionato vince l’Inter in un altro derby d’Italia ricco di polemiche.
Juventus Inter Coppa Italia, rigore Lautaro era da fischiare?
Il gol di Lautaro è stato quello che ha svoltato la finale di coppa Italia; una sconfitta che ha definitivamente reso la stagione bianconera piuttosto negativa. I ragazzi di Allegri avevano iniziato con ben altre aspettative ma si sono ritrovati senza nessun trofeo vinto e con Chiellini e Dybala che lasceranno la Juventus a fine stagione.
Ora per la società è tempo di riflessioni; continuare con Allegri o cambiare, dopo Sarri e Pirlo, ancora una volta tecnico? Una domanda a cui rispondere nell’immediato non è semplice. Servirà del tempo per smaltire l’ennesima delusione di una stagione in cui la Juventus è tornata ad un passato, senza trofei, che pensava di aver ormai superato.