Andrea Pirlo è stato uno dei più grandi centrocampisti nella storia del calcio, ecco perché con uno come lui tutto diventa più facile.
Ci sono giocatori che sono stati in grado di scrivere pagine memorabili nella storia del calcio italiano e non solo, con Andrea Pirlo che ha dimostrato in tutti questi anni di essere di un livello superiore rispetto alla norma ed ecco dunque che con lui in campo tutto diventava possibile e a dir poco magico, con il campione bresciano che si è poi dedicato anche alla panchina e che potrebbe tornare competitivo alla guida dei bianconeri.
Diventare dei calciatori è un qualcosa che può riuscire a tantissimi ragazzi che si allenano a tal punto da poter perfezionare le varie tecniche e mettersi così in mostra inizialmente a livello giovanile per poi crescere sempre di più.
Andrea Pirlo però non è mai stato un giocatore come tutti gli altri, infatti con lui in campo tutto è sembrato più semplice e naturale, per questo motivo la sua capacità di lanciare in attacco gli avversari ha permesso al bresciano di essere considerato l’uomo in più per la Nazionale campione del mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2012.
Non solo in Azzurro ha dimostrato però tutto il proprio talento, ma anche con i club, tanto è vero che il profeta del lancio lungo ha saputo vincere tantissimo sia con il Milan che con la Juventus, anzi si può dire a tutti gli effetti che è stato proprio grazie a lui che i bianconeri hanno potuto iniziare lo straordinario ciclo di vittorie in campionato, partendo da quel magico 2012.
Questa sera ci sarà Genoa-Juventus e la memoria torna dunque a una sua punizione a dir poco straordinaria che permise alla squadra di Antonio Conte di continuare il proprio dominio assoluto in un campionato 2013-14 che fu a dir poco leggendario per i colori bianconeri.
Pirlo pennella calcio: la sua punizione a Genova è da Oscar
Andrea Pirlo è uno dei pochissimi giocatori che è stato in grado di giocare in tutte e tre le grandi del calcio italiano, partendo dall’Inter, dopo essere stato acquistato giovanissimo dal suo Brescia, per poi spopolare con il Milan e chiudere la sua carriera con la Juventus.
Ovunque è andato ha sempre vinto tantissimo e decisivo fu il suo arretramento in campo, tanto è vero che inizialmente il suo ruolo era quello di trequartista, ma per lui era normale e naturale giocare davanti alla difesa, tanto è vero che i suoi lanci millimetrici sono stati più volte considerati un vero e proprio tocca sana per i tifosi di tutto il mondo.
La Juventus in quella stagione 2013-14 riuscì a toccare addirittura quota 102 punti, un record assoluto nella storia del calcio italiano, riuscendo così a superare di 5 punti il precedente primato dell’Inter di Roberto Mancini ottenuto nel 2006-07 con 97 lunghezze.
Pirlo fu assolutamente straordinario e le sue capacità in campo hanno sempre lasciato intendere una carriera da grandissimo allenatore e dopo i primi problemi, nella passata stagione si è messo in mostra con evidenti segni di miglioramento costanti e importanti che lo hanno così reso sempre più amato da tutti i tifosi del grande calcio che sperano di poter vedere un giorno un nuovo Pirlo.