Un semplice gesto ti può cambiare la carriera e, ieri, rischia di aver cambiato quella di un giocatore protagonista di un dramma sportivo.
Nel calcio basta poco per entrare nel cuore dei tifosi specie in serate come quella di ieri; quando ci si gioca una semifinale europea (specie se non si è abituati a determinati palcoscenici) la differenza la fanno i dettagli, le minime attenzioni che vengono messe sul terreno di gioco per raggiungere l’obiettivo finale. E se i Rangers hanno risposto perfettamente a questi dettami con una partita, contro il Lipsia, semplicemente perfetta, lo stesso non si può dire del West Ham che si sono fermati a pochi centimetri dalla finale di Europa League.
Il club inglese, dopo aver eliminato in maniera netta il Lione, è stato fermato da un Eintracht Francoforte a dir poco sorprendente in questa edizione dell’Europa League. Nel doppio confronto, oltre a pesare tantissimo la sconfitta casalinga per due a uno, a porre fine ai sogni europei del West Ham è stato un gesto folle di Cresswell, simbolo di questo club in cui gioca dal 2014.
Poco dopo il quindicesimo, sul punteggio di zero a zero, il terzino sinistro commette una grossa ingenuità che gli costa il cartellino rosso. E’ chiaro come la partita sia girata in quel preciso momento perché giocare, per più di settanta minuti, con l’uomo in meno non è per nulla semplice. Cresswell è il primo ad esser consapevole dell’errore commesso e probabilmente, giocando in questo club, da otto anni sta soffrendo molto più di altri. Un gesto che si ricorderà per sempre e che ha contribuito, suo malgrado, all’eliminazione del West Ham; il calcio, a volte, sa veramente essere crudele.
Eliminazione difficile da digerire soprattutto perché rappresentava la grande occasione di scrivere una meravigliosa pagina di storia calcistica. Il West Ham, però, vuole tornare a giocarsi l’Europa il prossimo anno; per farlo serve tornare a vincere in Premier League dove il rendimento dice un punto nelle ultime quattro partite.
A tre giornate dalla fine il West Ham occupa la settima posizione che vuol dire Conference League; piazzamento da difendere, con le unghie e con i denti, dagli attacchi dei Wolves e la voglia è anche quella di provare a regalarsi una piccola chance per l’Europa League.
Il sesto posto è quasi impossibile: occupato dallo United, avanti sei punti e con un calendario alla portata. I Red Devils, però, hanno una partita in più e il West Ham vuole provare a tornare dove, solo poche ore fa, ha visto un sogno andare in frantumi.
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