Negli ultimi anni abbiamo sempre assistito al dualismo Messi-Ronaldo considerati tra gli attaccanti più forti al mondo; la realtà è diversa.
Barcellona e Real Madrid per tantissimi anni voleva dire lo scontro tra Messi e Ronaldo con due dei più grandi giocatori al mondo darsi battaglia sia sul campo sia a livello di traguardi personali come il pallone d’oro. Una dualismo calcistico che ha caratterizzato lo sport più bello del mondo; oggi non giocano più nello stesso campionato e stanno vivendo una stagione decisamente opposta. L’argentino ha vinto sì il campionato con il PSG ma non ha disputato certamente la sua miglior annata a livello personale; discorso opposto per l’ex Juventus, protagonista a livello realizzativo ma senza la possibilità di alzare dei titoli.
Il prossimo anno Messi resterà in Francia mentre il futuro di Cristiano Ronaldo è incerto; sappiamo benissimo della voglia del portoghese di vincere e non è escluso che, qualora non riscontrasse queste condizioni nel progetto futuro dei Red Devils, possa anche andare via. Parliamo, come abbiamo detto, di due dei giocatori più forti al mondo e, nel caso di CR7, di uno degli attaccanti più prolifici nella storia del calcio.
Il talento portoghese, nonostante le sue trentasette primavere, continua a battere record su record per quanto riguarda il discorso realizzativo e può vantare una cifra piuttosto importante. Cristiano Ronaldo, infatti, ha messo a segno cinquantasette reti dopo aver passato i trentacinque anni; l’ex Juventus, però, non è solo in questa speciale classifica.
Superati i trentacinque anni, gli attaccanti iniziano a calare di rendimento ed avere medie realizzative più basse rispetto a quelle tenute per tutta la carriera; anche nel calcio, però, ci sono le eccezioni che confermano la regola. Detto di Ronaldo, sono altri due i centravanti più prolifici una volta superati proprio i trentacinque anni.
Il primo è Luca Toni, ritiratosi sei anni fa e che in carriera ha vestito maglie molto importanti come quelle di Fiorentina, Bayern Monaco, Roma e Juventus. Classico attaccante d’area di rigore, letale sulle palle inattive e che è riuscito a realizzare ben cinquantasei gol una volta superati i trentacinque anni.
Stesso numero di reti messe a segno da Quagliarella, attaccante della Sampdoria che, in questa Serie A, ha realizzato solo tre gol. Pesano sicuramente i trentanove anni di età ma, in questo finale di stagione, non è escluso che l’azzurro aumenti il proprio bottino realizzativo considerando il bisogno dei blucerchiati di conquistare punti pesanti per conquistare la salvezza.
Cristiano Ronaldo, Quagliarella e Toni: attaccanti senza tempo capaci di battere record su record. Uno ha smesso da tempo, gli altri due vogliono continuare a stupire e soprattutto a segnare, la cosa che gli riesce meglio.
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