Armand Traorè è stato uno degli acquisti meteora della Juve nel 2010, ma dopo l’addio da Torino è stato un vero e proprio disastro totale.
Giocare per squadre blasonate come Arsenal e Juventus non è sicuramente un’impresa della quale si possono vantare tutti, ma quello che è successo ad Armand Traorè è a dir poco incredibile dato che il terzino francese, con passaporto senegalese, ha vissuto una serie di sfortune in carriera che lo hanno fatto diventare a tutti gli effetti il giocatore più triste del mondo.
Beppe Marotta è considerato nettamente il miglior dirigente italiano e alla Juventus lo si sa bene, basti vedere le grandissime trattative che sono state portate a termine dall’ex dirigente della Sampdoria nel corso della propria carriera, peccato che il suo primo anno a Torino fu un disastro.
Il passaggio da una realtà come quella blucerchiata alla Signora non è un qualcosa che spaventa solamente i giocatori, bensì anche tutte le persone che lavorano in qualsiasi ambito, perché la crescita a livello professionale è davvero importantissima.
Uno degli acquisti di quell’estate fu Armand Traorè, terzino che all’Arsenal stava alternando buone prestazioni ad altre decisamente più negative e già il fatto che i Gunners lo lasciarono partire a cuor leggero fu abbastanza emblematico.
Il ragazzo giocò solo 10 partite sotto la guida di Gigi Delneri, non riuscendo mai a dimostrare vagamente il proprio potenziale, mettendosi a disposizione come meglio poteva per la squadra, ma sicuramente l’andamento di quella Signora non lo aiutò nel corso della stagione.
Tornò così subito all’Arsenal che lo cedette al Queen’s Park Rangers, prima di dare vita a una carriera a dir poco sfortunata.
Armand Traorè, acquistato senza giocare: è pazzesco
Dopo la sua avventura alla Juventus, l’Arsenal si rese conto che non sarebbe mai stato in grado di diventare un giocatore da grandi palcoscenici e per questo motivo venne subito venduto al Queen’s Park Rangers, dove riuscì a giocare con una certa regolarità.
Intendiamoci, 86 partite in 5 stagioni non rappresentano in alcun modo l’esempio del titolare inamovibile, ma rispetto a ciò he verrà di lì a poco fu un vero e proprio stacanovista della fascia.
Dopo Londra andò verso Nord al Nottingham Forest, dove iniziò ad avere alcuni problemi fisici e soprattutto perse sempre di più il contatto con il campo giocando solo trenta volte in due anni con i Reds delle Midlands, ma tutto sta per precipitare.
Al Cardiff gioca quattro volte e segna contro il Bolton l’ultimo gol della carriera, per poi passare ai turchi del Caykur Rizespor dove non scese mai in campo in due anni venendo spedito addirittura ad allenarsi con i ragazzi dell’Under 21, prima di tornare al Cardiff senza ancora mai giocare.
Oggi ha solamente 33 anni, ma sono ben 2 anni che nessuna squadra ha intenzione di chiamarlo e lui non ha ancora dato l’addio al calcio, sperando che un giorno qualcuno possa dare un’occasione ad Armand Traorè.