Chi guadagna di più tra Raiola e Mendes? Le cifre sono da paura

Mino Raiola e Jorge Mendes sono due tra le figure in assoluto più influenti nel mondo del calcio e da procuratori hanno fatto molti soldi.

La notizia della possibile morte di Mino Raiola ha sconvolto e non poco tutto il calcio mondiale, anche perché non si può negare che il suo lavoro lo abbia portato a essere nel corso degli anni uno dei personaggi più in voga in assoluto nei giornali e nelle televisioni mondiali, perché con lui tutti i giocatori avevano grandi possibilità di giocare ovunque e lo stesso si può dire del suo grande rivale in affari: Jorge Mendes.

Jorge Mendes Raiola (Collage)
Jorge Mendes Raiola (Collage)

Quando si parla di procuratori ci si trova sempre in mezzo a una questione molto spinosa e complicata, perché da un lato bisogna rendersi conto che sono figure che permettono di tutelare i diritti dei calciatori, ma dall’altra bisogna anche ricordarsi che ci sono delle società da rispettare.

Jorge Mendes e Mino Raiola sono in assoluto i due procuratori che hanno spostato la maggior parte di denaro in tutto il mondo del calcio in questi ultimi anni, riuscendo a essere gli assistenti ufficiali di campionissimi come Cristiano Ronaldo o Zlatan Ibrahimovic su tutti.

Il numero di calciatori che è sotto contratto con questi due paperoni del mondo del calcio è tale da renderli dei veri e propri esempi di come si possa diventare degli imprenditori di successo partendo anche dal nulla, proprio come hanno fatto loro e di questo bisogna rendergliene atto.

Ma alla fine non bisogna mai dimenticare che è vero che il loro lavoro è quello di tutelare i giocatori, ma qual è il tornaconto personale di queste due figure di spicco?

Jorge Mendes sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo in questi casi, avere un patrimonio di circa 850 milioni di euro, numeri che lo potrebbero far tranquillamente diventare un Presidente di calcio.

Mino Raiola invece è più “modesto” e si è stabilizzato sui 330 milioni, ben lontano dunque dal collega.

Mendes e Raiola: come hanno cambiato il calcio?

La legge Bosman ha sempre fatto molto discutere, perché da un lato ha permesso ai giocatori di non essere degli schiavi, perché prima del 1995 non c’era assolutamente il minimo della tutela nei loro confronti, ma per molti oggi si parla di società in ostaggio di giocatori e procuratori.

I nostalgici parleranno sempre di un calcio rovinato dai procuratori, ma in realtà a parlare è sempre il campo, come dimostra il caso legato a Mario Balotelli, con Mino Raiola che ha sempre trovato una squadra per lui, anche se ogni volta era verso il basso.

Dunque non basta un grande procuratore per poter realizzare una carriera di livello, alle volte aiuta ad avere occasioni, ma poi deve essere tutta farina del proprio sacco, perché alla fine i gol fatti o evitati sono sempre per mano dei giocatori.

 

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