Leandro Rinaudo non è stato di sicuro il centrale più forte che ci sia mai stato alla Juve, ma il calcio è la sua vita ed ecco dove è finito.
Il difensore è un ruolo davvero molto complicato e per nulla semplice da svolgere, in particolar modo quando si approda in una grande squadra come la Juventus dove è sempre richiesto un livello di calcio davvero molto alto e non tutti sono in grado di mantenerlo, così anche il povero Leandro Rinaudo si è ritrovato coinvolto nella terribile stagione 2010-11, ma cosa gli è successo in questi ultimi anni dopo il ritiro dal calcio giocato?
In molti casi si dice che i giocatori sono fortunati perché non riescono mai ad arrivare in una grande squadra nonostante delle buone prestazioni in provincia, ma quello che non tutti riescono a capire, e alle volte ad accettare, è che non è assolutamente scontato il passaggio in una squadra di primo livello.
Rinaudo si è sempre ben comportato nelle sue apparizioni con Siena, Palermo e anche in quel Napoli neopromosso che non aveva certo le ambizioni odierne, però era sempre una realtà di primo piano e una grande città.
Ecco perché alla fine del mercato 2010, Beppe Marotta decise di acquistare anche Leandro per la nuova Juventus di Gigi Delneri, con il difensore palermitano che era considerato ideale per il 4-4-2 del tecnico friulano e che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di vice Bonucci.
Leonardo era ancora molto giovane ed era appena arrivato dal Bari, quindi serviva un uomo d’esperienza per poter riuscite a giocare al posto del centrale laziale nel caso questi non fosse stato in grado di ribattere colpo su colpo, come effettivamente fu, ma all’Olimpico di Torino fu una meteora.
Il grave infortunio di Rinaudo e la vita dirigente nella sua Palermo
Vedendo le prestazioni di Bonucci nella stagione 2010-11, probabilmente avrebbe avuto anche modo il buon Leandro Rinaudo di giocare un discreto numero di partite, ma dopo l’esordio in campionato contro il Cagliari non giocherà mai più.
A inizio ottobre è costretto ai box per un intervento di erniectomia che lo porta a rimanere fuori per tutta la stagione e togliendogli così la grande opportunità di poter lottare per un posto da titolare e magari per guadagnarsi la conferma.
Da lì in poi continuò la sua carriera iniziando vari prestiti partendo sempre da Napoli, senza mai riuscire però a impattare e lasciare il segno, tanto è vero che a soli 32 anni si ritirò quando vestiva la maglia del Vicenza.
Oggi è tornato nella sua Palermo per poter fare crescere i nuovi giovani siciliani per un futuro radioso e più fortunato per una squadra che sta cercando di uscire dalle sabbie mobili della Serie C, con Rinaudo che è diventato il responsabile del settore giovanile.