Serie A, allenatore minaccia il suo calciatore: lo picchia in campo

È incredibile quanto successo nell’ultimo turno di Serie A con l’allenatore a minacciare un suo giocatore. Ripercorriamo l’accaduto.

La trentaquattresima giornata di Serie A si è conclusa con l’importantissimo successo della Juventus, nel monday nigt, in casa del Sassuolo grazie alle reti di Dybala e Kean. Il turno, complice il suicidio calcistico del Napoli, ha certificato il testa a testa Milan-Inter per lo scudetto con i rossoneri bravi ad imporsi sulla Lazio nel finale e i campioni d’Italia capaci di regolare, senza troppi problemi, la Roma. Rischia di essere ancora più emozionante la lotta salvezza visto il clamoroso rientro della Salernitana.

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LaPresse

Sampdoria, Udinese e Fiorentina: tre vittorie consecutive che, unite al match da recuperare con il Venezia e ad un calendario non poi così complicato, permettono alla Salernitana di sognare una clamorosa salvezza. In quella che sarebbe una delle più belle ed incredibili imprese della Serie A, Davide Nicola sta avendo un ruolo fondamentale.

Il tecnico, infatti, sta svolgendo un lavoro fantastico ed ha sempre creduto nelle potenzialità dei suoi ragazzi. L’allenatore è stato capace, ed è senza ombra di dubbio l’aspetto più importante, di toccare le giuste corde caratteriali di una squadra che non si è mai arresa.

Nicola, nell’ultima vittoria dei suoi ragazzi, si è reso protagonista di un gesto a dir poco singolare; sul punteggio di due a uno, dopo una palla gol importante avuta dalla Fiorentina nel finale di gara, ha rimproverato in maniera piuttosto accesa Ruggeri. Il difensore, poco attento in quella circostanza, è stato “minacciato” da Nicola con una scarpa. Scena che testimonia alla perfezione l’importanza dei dettagli e la voglia del tecnico di scrivere un’altra meravigliosa pagina sportiva dopo quanto fatto alla guida del Crotone.

Serie A, la Salernitana può salvarsi? Molto dipende dalla panchina

Negli ultimi centottanta minuti abbiamo visto come, per una squadra come la Salernitana, avere la possibilità di attingere dalla panchina sia fondamentale. Contro l’Udinese l’ingresso di Verdi ha deciso il match con il classe 1992 a realizzare il gol decisivo dopo sei minuti dal suo ingresso in campo.

Ci ha impiegato ancora meno, ben quattro minuti, Bonazzoli; l’attaccante, dopo essere entrato al posto di Djuric, ha trovato il colpo vincente per stendere la Fiorentina e regalare un sogno a tutta Salerno. Verdi, Bonazzoli ma anche Ribery; poter mandare in campo giocatori di questo spessore è solo che un grosso aiuto per una squadra come la Salernitana che, dopo mille difficoltà e il rischio di venire esclusa dal campionato, sogna di festeggiare una clamorosa salvezza.

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