Lutto nel mondo del calcio: la festa si trasforma in tragedia

Le tragedie nel mondo del calcio sono sempre in agguato, ma nessuno poteva pensare a che tipo di lutto si andava incontro per Nigeria-Ghana.

Lo sport è sempre stato tristemente contaminato da alcune notizie che hanno sconvolto e non poco il grande pubblico, tanto è vero che troppe volte ci si è imbattuti in vere e proprie disgrazie delle quali nessuno si è mai dato una spiegazione, ma uno dei lutti in assoluto più assurdi si è concretizzato solamente poco tempo fa, con la festa che si è trasformata in dramma in poco tempo.

Nigeria Ghana morte medico (LaPresse)
Nigeria Ghana morte medico (LaPresse)

Il Mondiale è il più importante appuntamento calcistico che mai sia stato inventato, perché in quel mese si ferma un pianeta intero, con le famiglie di tutto il globo che si riuniscono per poter assistere al grande spettacolo del football tra le migliori nazionali che si affrontano per decretarne la migliore.

Anche in questa occasione, ed è la seconda volta consecutiva, l’Italia non parteciperà al grande torneo che l’ha vista trionfare in ben quattro occasioni, facendone così la seconda potenza di sempre al pari della Germania e dietro al Brasile che si è fermato a quota cinque.

In questi ultimi anni l’obbiettivo della Fifa è sempre stato quello di includere il più possibile nuove nazionali da tutto il mondo, in modo tale da renderlo un torneo sempre più globale a ogni latitudine, tanto è vero che sono state moltissime le nazioni asiatiche e africane che in questi ultimi anni hanno potuto vivere un vero e proprio sogno a occhi aperti.

L’Africa si è sviluppata moltissimo in queste ultime annate, con le sue squadre che sono state in grado in diverse circostanze di giocare anche un grande calcio molto piacevole e divertente, tanto è vero che in molti casi sono state considerate le assolute sorprese dell’edizione.

I posti però sono soltanto cinque e dunque non è facile prendervi parte, così le gare di qualificazione sono ad altissima tensione, tanto è vero che quest’anno la Federazione ha deciso di cambiare il regolamento, portando le vincitrici del proprio girone a disputare un turno finale di playoff.

Questo ha reso ancora più palpitante e drammatico lo spareggio, in particolar modo quando si affrontano due grandi squadre come Nigeria e Ghana, con entrambe che permetterebbero al Continente di essere ben rappresentate, anche se le Black Stars erano decisamente sfavorite considerando il fatto che in Coppa d’Africa erano state eliminate al primo turno.

Incredibilmente però alla fine è arrivata la qualificazione proprio per gli outsiders, peccato che il pubblico nigeriano non l’ha presa per nulla bene, tanto è vero che a fine partita è scattata un’invasione di campo e una rissa senza precedenti che ha portato a un epilogo a dir poco tremendo, con un medico della Fifa che è stato travolto e ucciso.

Il suo nome era Joseph Kabungo, dottore nato in Zambia che era stato mandato dai massimi commissari del calcio ad Abuja per poter effettuare i regolari controlli antidoping al termine della partita, ma purtroppo per lui non sarà mai stato possibile eseguirli perché quel giorno incontrò la morte.

La difficile organizzazione degli stadi in Africa, la morte del medico Joseph Kabungo

Sarebbe bello poter sempre parlare di un Continente in evidente crescita come quello africano che negli ultimi anni sta riuscendo a incrementare sempre di più il proprio PIL, vede il tasso di disoccupazione di molte nazioni, non tutte purtroppo, diminuire e la moneta di diversi Paesi sta prendendo valore, ma purtroppo ancora oggi bisogna soffermarsi su alcuni problemi organizzativi.

Le disgrazie e le tragedie succedono anche in Europa, lo sappiamo bene anche noi in Italia con alcune morti assurde come quella di Ciro Esposito o di Davide Belardinelli, ma in quei casi si trattavano di incomprensibili attacchi di una piccola frangia del tifo estremo sempre esterne agli stadi, ma in questo 2022 per l’Africa è già il secondo dramma.

Il primo era avvenuto a gennaio in occasione della Coppa d’Africa a Yaoundé, per gli ottavi di finale del torneo con la sfida tra Camerun e Comore che avrebbe dovuto essere una grande festa sia per i padroni di casa che per le piccole isole che stavano vivendo un vero e proprio sogno a occhi aperti.

Purtroppo però si è dovuto parlare più di ciò che è successo all’esterno dello stadio che di quanto accaduto in campo, infatti molti tifosi cercarono di entrare nell’impianto, venendo però respinti dalla polizia, con la gente che si è accalcata a tal punto da portare al soffocamento di diversi di loro.

Questo è un caso però davvero inaccettabile, perché qui ha trovato la morte un uomo che era in quell’impianto unicamente per svolgere il proprio mestiere, un medico apprezzato dalla FIFA e che sicuramente è uno dei grandi volti belli dell’Africa, perché c’è bisogno moltissimo di persone di scienza e di intelletto come Joseph Kabungo.

Le invasioni di campo non dovrebbero essere più nemmeno contemplate in uno stadio, figuriamoci nel momento in cui ci si sta giocando un qualcosa di così importante come la qualificazione a un Mondiale, con il pubblico che purtroppo non riuscirà mai a disciplinarsi e prima lo accettiamo e prima troveremo soluzioni per poter contrastare certi atteggiamenti evitando così di arrivare alla morte di un medico e un uomo che stava contribuendo alla crescita dello Zambia e dell’Africa.

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