Gigi Buffon è uno dei più grandi portieri della storia e grazie a lui la Juve ha potuto gioire per tanti trionfi, peccato per quell’errore.
Quando la Juventus acquistò dal Parma Gigi Buffon nell’estate del 2001, probabilmente nemmeno a Torino ci si aspettava un simile rendimento da parte del SuperMan della Nazionale, ma alla fine le sue prestazioni lo hanno portato a essere considerato a tutti gli effetti uno dei migliori di sempre e per fortuna che ogni tanto si mostrava umano perché anche lui commetteva degli errori.
La Juventus ha avuto sempre nella propria storia dei grandissimi portieri che le hanno permesso di blindare la porta con interventi da campionissimi e riuscendo a regalare alla Nazionale la bellezza di ben tre numeri uno che hanno portato al titolo di campioni del mondo.
Il primo fu Giampiero Combi nel 1934, anno in cui l’Italia vinse il suo primo Mondiale casalingo, poi toccò a Dino Zoff nel 1982 e infine a Gigi Buffon nel 2006, con il solo Aldo Olivieri nel 1938 che allora non vestiva la casacca bianconera bensì quella della Lucchese, prima di passare al Torino.
Super Gigi sta ancora oggi giocando nonostante abbia passato da parecchio tempo i 40 anni, ma il Parma si può ancora godere i suoi grandi interventi, anche se ogni tanto inciampa in qualche errore che nella sua carriera gli stava per costare davvero molto caro.
Un esempio è in occasione della terz’ultima partita di campionato della stagione 2011-12, anno in cui la Juventus di Conte stava lottando per la vittoria del titolo, ma contro il Lecce fu Buffon a sbagliare incredibilmente, allungandosi troppo la palla e permettendo a Bertolacci di soffiargli la sfera e appoggiare in rete per l’1-1 finale.
L’errore di Buffon con il Lecce non costò lo Scudetto alla Juventus
Quel pareggio riaprì completamente la corsa allo Scudetto, infatti la Juventus vide il proprio vantaggio sul Milan passare da tre punti a uno solo quando mancavano ancora due partite alla fine del campionato, con i bianconeri che non sembravano costruiti per il successo e con la paura che crebbe sempre di più.
Per fortuna però il titolo divenne matematico comunque la settimana successiva, perché sul campo neutro di Trieste, la Signora riuscì a battere il Cagliari per 0-2, mentre il Milan venne travolto dall’Inter per 4-2, con Diego Milito che realizzò una tripletta.
In questo modo l’ultima partita contro l’Atalanta fu una semplice passerella per l’addio alla maglia bianconera di Alessandro Del Piero, un mito assoluto che con Gigi Buffon ha vissuto esperienze memorabili e indimenticabili e alla fine il Tricolore vinto fece dimenticare quell’errore del portierone.
Quella papera alla fine aiutò nell’autostima un po’ tutti, perché se anche un mostro sacro come Gigi poteva sbagliare, allora poteva davvero capitare a chiunque.