La dirigenza della Juve è sempre stata molto attenta a certi dettagli e a certe eventi che spesso però non sono stati ben accolti dai tifosi.
La Juventus è una società a tutto tondo, tanto è vero che la sua dirigenza non si può unicamente concentrare sulla squadra e sulla formazione della rosa, bensì si è sempre incentrata su una serie di iniziative che hanno permesso al suo marchio di diventare ancora più noto e popolare nel mondo, anche se in certi casi non è stato sempre ben capito.
Quando si parla di Juve si ha a che fare con una delle squadre più affascinanti e iconiche della storia del calcio mondiale, per questo motivo infatti non si può assolutamente pensare di avere a che fare con un qualcosa di normale e di quotidiano, con i suoi dirigenti che hanno tante tematiche da trattare oltre a quelle di campo.
La società è infatti impegnata in moltissime attività che le permettono di poter diventare nota e famosa in tutto il mondo con una serie di azioni molto lodevoli che però molto spesso devono essere spiegate a quei tifosi che vorrebbero vedere impiegate le finanze unicamente per la costruzione della miglior squadra possibile.
Succede dunque che in certi casi si vada incontro a una serie di problemi diplomatici, tanto è vero che di recente la dirigenza ha deciso di mettere in mostra sul proprio sito ufficiale la quarta maglia da gara di questa stagione che verrà indossata in occasione del prossimo turno contro il Bologna, ma la reazione dei tifosi è stata a dir poco veemente.
In pochi hanno apprezzato la nuova divisa, considerandola offensiva nei confronti della storia bianconera, con una serie di quadrati blu, azzurri e celesti, con addirittura qualche triangolo di giallo, insomma sicuramente una divisa da gara molto particolare e nessuno vuole dire che richiami in qualche modo la storia juventina, ma c’è una bellissima motivazione di fondo.
Qualcuno infatti potrebbe pensare che questa maglia possa essere un insieme delle varie seconde maglie del passato bianconero, con in particolar il blu e il giallo che sono sempre stati ben presenti come alternativa alla prima divisa, in realtà non c’è niente di tutto questo, ma si tratta unicamente di una splendida iniziativa di beneficenza in Brasile.
Infatti questa maglia prende spunto da un murales disegnato da alcuni bambini insieme all’artista di disegni da strada Kobra, ed è lui stesso che dopo aver abbellito i muri dell’Academy nel Paese sudamericano, ora ha deciso di regalare alla Juventus a tutti gli effetti una gran divisa da indossare in campo.
In effetti a questo punto diventa molto facile capire il perché dell’utilizzo di quei colori, con il giallo e il blu che sono parte integrante della bandiera brasiliana, con il verde che probabilmente è stato lasciato in disparte in quanto quello ha troppo poco a che fare con la storia di Madama.
La maglia dell’Academy brasiliana non è di certo la prima originale
Una consuetudine di inizio anno è quella di criticare le nuove maglie delle squadre, in particolar modo perché i tifosi sono sempre attaccati alla tradizione e vorrebbero che i colori possano essere sempre rispettati fedelmente, ma alla fine ci si abitua sempre durante la stagione, anche se in queste stagioni sono state le seconde divise a scatenare la fantasia dei designer.
Impossibile infatti non ricordare la maglia rosa della Juventus con la stella nera che ha portato grande ilarità al momento della presentazione, tanto è vero che in molti l’hanno abbinata e associata al nome di Hello Kitty, ma alla fine è diventata un simbolo di forza e successo dato che a fine anno ha portato al Tricolore.
Ecco allora come fa una maglia a diventare bella e iconica nella mente dei tifosi, il motivo scatenante è unicamente la vittoria, con questa divisa molto appariscente che ancora oggi è ricordata con affetto, mentre quella di pochi anni prima è totalmente dimenticata nonostante fosse, a mio avviso, una delle più belle di sempre.
Nella stagione 2009-10 la Juventus infatti decise di adottare come seconda maglia una divisa completamente argentata con una banda bianconera in diagonale che però ebbe poca fortuna per due motivi che l’hanno portata così a essere dimenticata e accantonata.
Il primo si tratta del fatto che quella Signora disputò una stagione da incubo chiudendo al settimo posto alternando in panchina prima Ciro Ferrara e poi Alberto Zaccheroni, ma il vero problema era l’utilizzo della divisa nel momento in cui bisogna affrontare le squadre bianconere.
In quella stagione infatti vi erano sia l’Udinese che il Siena e fu soprattutto con questi ultimi che si notò la difficoltà di visibilità e distinzione in campo tra le due maglie, perché con i friulani le luci notturne dei lampioni riuscirono in qualche modo a non far confondere il tutto, ma nel pomeriggio toscano fu una confusione più unica che rara.
La Juventus poi ha avuto la possibilità di indossare veramente tante maglie a dir poco meravigliose, ma spesso hanno sempre avuto esito negativo, come quella della stagione successiva, completamente bianca e con il Tricolore a zig zag in verticale, però anche in quel caso fu settimo posto.
Come detto le maglie diventano storiche e leggendarie in base ai successi e allora tanto vale concentrarsi sulla creazione di una squadre che possa far diventare epica la divisa nel cuore dei tifosi.