Alex Sandro è un problema: lo scambio in Bundesliga come unica soluzione?

La Juve non ha più modo di fidarsi di Alex Sandro e per il brasiliano è ormai pronto l’addio da Torino per la prossima stagione.

La Juventus è una di quelle squadre che sono ambite da tutti i calciatori del mondo e nella quale tutti vogliono poter giocare almeno per una partita, ma questo indubbiamente comporta un grossissimo tasso tecnico e una capacità di saper sopportare le critiche mantenendo sempre un livello molto alto, ma pr Alex Sandro non c’è più l’opportunità di sbagliare e in estate ci sarà con grande probabilità il suo addio da Torino.

Alex Sandro Juventus (LaPresse)
Alex Sandro Juventus (LaPresse)

Diventare uno dei grandi protagonisti di una cavalcata storica, come quella che portò la Juventus in finale di Champions League nella stagione 2016-17, è sicuramente uno dei grandi meriti e orgogli della carriera, ma ormai sono passate ben sei stagioni e non si può continuare a vivere di ricordi.

Alex Sandro ha avuto il merito di inserirsi fin da subito all’interno della rosa della Signora diventando uno dei più validi giocatori in squadra, riuscendo a far dimenticare immediatamente un campione come Patrice Evra che aveva deciso di lasciare il grande calcio internazionale e il brasiliano aveva dunque un compito non semplice.

Dal Porto alla Juventus il passo è sicuramente di quelli importanti, tanto è vero che non tutti erano propriamente convinti che l’ex Santos sarebbe stato in grado di ben figurare a Torino, ma ci sono volute poche partite per far ricredere anche i suoi peggiori detrattori, potendo così diventare a tutti gli effetti un insostituibile della squadra.

I bianconeri si erano letteralmente innamorati di lui, tanto da non accettare un’offerta pazzesca di ben 40 milioni di euro, il che è sempre andato in controtendenza con la storia bianconera dato che la plusvalenza era di quelle importanti e nessuno avrebbe mai pensato a un’offerta superiore rispetto a quella fatta arrivare dal Chelsea.

Sandro era però un elemento troppo importante, perché nessuno in Europa avrebbe potuto sostituirlo degnamente, ma dopo tre stagioni ad alto livello ecco arrivare l’incredibile e inatteso crollo di rendimento proprio sul più bello, quando con Maurizio Sarri in panchina si puntava a un calcio arioso e spettacolare.

Con l’ex Napoli in panchina iniziò il suo crollo prestazionale, tanto è vero che per molti era ormai pronto per essere scaricato, ma alla fine venne confermato anche con Andrea Pirlo, dando la colpa alla strana stagione bloccata dal Coronavirus, eppure i problemi continuarono a persistere.

L’ultima soluzione era quella di ritrovare in Massimiliano Allegri il guru perfetto per poter diventare ancora una volta quel terzino sinistro sensazionale che era stato ammirato in tutta Europa, ma in questa stagione è prevalentemente ricordato per i disastri contro l’Inter, con il regalo a Sanchez in Supercoppa italiana e con il fallo da rigore su Dumfries a Torino.

Adesso è chiaro come il sudamericano non possa più essere considerato un elemento utile per la Juventus che verrà e allora bisogna cercare delle soluzioni, con la Bundesliga che ha sempre avuto al suo interno grandi laterali di spinta e uno di questi potrebbe essere Marius Wolf, un giocatore che al Borussia Dortmund sta incantando.

La crescita nella scorsa stagione con la maglia del Colonia è stata a dir poco straordinaria e in questa stagione, tornando dal prestito, ha avuto modo piano piano di superare tutti i suoi concorrenti nel ruolo di titolare della fascia sinistra riuscendo a diventare una colonna dei gialloneri in questa stagione.

Marius Wolf, il tuttofare del Borussia Dortmund che ha stregato la Signora

Nel calcio di oggi si sa che è fondamentale essere in grado di giocare con grandi prestazioni in più ruoli nel campo, in modo tale da poter diventare un autentico jolly della squadra, per questo motivo Marius Wolf è uno di quelli che sta facendo maggior strada di tutti arrivato ormai alla soglia dei 27 anni.

Il ragazzo non è mai stato baciato dalle effigie del sicuro predestinato, tanto è vero che già da giovanissimo non giocò nelle settore giovanile del Bayern Monaco, bensì in quello dei cugini poveri del Monaco 1860, riuscendo però a imporsi venendo acquistato dall’Hannover.

Dopo qualche stagione lo comprò l’Eintracht Francoforte per nemmeno un milione di euro e con le Aquile disputò un campionato così positivo da garantirgli il passaggio al Borussia Dortmund, ma con i gialloneri non riuscì mai pienamente a essere preso in considerazione, tanto è vero che che venne prestato in diverse occasioni.

Prima il passaggio nella Capitale all’Hertha Berlino e poi quello al Colonia, con questi ultimi che si rivelarono determinanti nella sua crescita, perché qui imparò a giocare davvero in tutti i ruoli della fascia, riuscendo a essere determinante sia come terzino di copertura che come ala d’attacco.

Quest’anno è tornato al Borussia Dortmund e dopo un inizio in panchina ha iniziato a diventare il dodicesimo della squadra, entrando spesso a gara in corso e risultando determinante per i successi dei gialloneri, tanto è vero che ora non è più una riserva di lusso, bensì un titolare inamovibile della seconda squadra tedesca.

A maggio compirà i 27 anni e i teutonici non sembrano essere intenzionati a chiedere una cifra superiore ai 7 milioni di euro, condizioni che permetterebbero alla Signora di far entrare anche Alex Sandro all’interno della trattativa che porterebbe un ragazzo dalle spiccate qualità all’interno di una Juventus che deve assolutamente trovare un’alternativa sulla fascia sinistra.

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