La Juve non ha mai avuto in Adrien Rabiot un giocatore utile alla causa, così il francese può tornare in Francia all’interno di uno scambio.
Acquistare un giocatore a parametro zero può essere un grande affare, come allo stesso tempo rivelarsi un buco nell’acqua clamoroso, dato che il fatto di non pagare le spese di acquisto a una società comporta un’asta al rialzo per quanto riguarda l’ingaggio e questo è quello che è successo ad Adrien Rabiot, giocatore di qualità che però alla Juventus è sempre stato schiacciato dal peso del suo importante ingaggio.
Il centrocampo è il reparto più importante per costituire una squadra di primo livello, infatti non si può in alcun modo pensare che a costruire il gioco ci siano dei giocatori di livello minore e che non possano essere considerati all’altezza del blasone e della storia di una grande squadra come la Juventus.
Adrien Rabiot doveva essere il nuovo che avanzava, ovvero avrebbe dovuto raccogliere la pesantissima eredità di Sami Khedira, con il tedesco che ormai era sempre più tormentato dai guai fisici e che aveva così bisogno di essere rimpiazzato da qualcuno che potesse però essere alla sua altezza.
Il francese venne acquistato da Paratici sperando che il fatto di essere un parametro zero potesse far risparmiare la Juventus arrivando così a un giocatore di spessore senza intaccare in maniera importante il bilancio, peccato che gli venne fatto firmare un contratto faraonica da ben 7 milioni di euro.
Una decisione davvero incredibile soprattutto in considerazione del fatto che Rabiot era un giocatore che già al Paris Saint Germain aveva dimostrato degli enormi limiti in termine di prestazione, ma allora perché sperare che alla Juventus un elemento così discontinuo potesse sbocciare in maniera definitiva?
Adrien è stato sicuramente uno che ha saputo regalare anche degli importanti strappi in progressione, perché la qualità non gli manca, riuscendo infatti a essere sia adatto nell’impostare l’azione che a essere un ottimo recupera palloni, ma probabilmente lui ha bisogno di essere guidato.
Senza scomodare paragoni forse troppo illustri ma può essere definito un piccolo Pogba, ovvero un giocatore che per poter rendere al meglio ha bisogno di avere attorno a sé giocatori che sanno già che compito dover svolgere dandogli così la possibilità di diventare il cavallo pazzo della squadra.
La Juventus però ha sempre preferito la normalità e la regolarità a un eccessivo estro che non potesse essere controllato, con Massimiliano Allegri che è sempre stato uno dei principali fautori di questo tipo di atteggiamento in campo, così a questo punto, se proprio si deve andare di estro, questo deve essere di classe pura.
Ecco allora che Rabiot potrebbe essere inserito all’interno di una trattiva più che interessante con il Lione, per poter far tornare l’ex Psg in Francia, in una squadra che ha sempre avuto il dente avvelenato con il Paris Saint Germain e in Italia potrebbe tornare quel Paquetà che era stato scoperto dal Milan, ma con i rossoneri che non avevano avuto la forza di continuare con lui.
La crescita del brasiliano è stata chiara ed evidente in questi ultimi anni, tanto è vero che nell’ultima Copa America è stato uno dei più importanti giocatori di una squadra che si è arenata solamente in finale, con Paquetà che si è rivelato però determinante come rifinitore e come uomo gol.
Paquetà a Torino e Rabiot a Lione: chi ne gioverebbe?
Il Lione in questi ultimi anni sta cercando in tutti i modi di tornare a essere una grande della Ligue 1, anche se in questa stagione sta soffrendo e non poco, nonostante in Europa League abbia trovato a tutti gli effetti la sua dimensione, con una grande eliminazione al Porto agli ottavi di finale.
I giocatori di classe non mancano, con Paquetà che è sicuramente uno dei fiori all’occhiello della squadra che può contare anche su gente come Dembelé oppure su Jerome Boateng ed Emerson Palmieri, con l’OL che ha dunque ingranato la marcia per tornare a essere una grande realtà.
Gli manca ancora qualcosa e forse avrebbe bisogno a questo punto di riportare a casa un giocatore che non ha ancora trovato una vera e propria collocazione tattica e del quale non si è ancora capito come possa esplodere in maniera definitiva e chiara.
Rabiot al Lione potrebbe anche prendere il posto di Paquetà come trequartista a tutto campo, perché è un giocatore che ha la possibilità anche di servire i compagni con assist vincenti, nonostante una zona così vicina all’area potrebbe limitarlo nelle sue celeberrime falcate che però sono diventate sempre di meno.
La Juventus con Paquetà invece potrebbe avere un giocatore completo, molto “meno brasiliano” come disse in una poco felice conferenza stampa il suo ex allenatore Marco Giampaolo, e più europeo, dato che in questo momento continua a far vedere una classe straordinaria ma limitando le giocate d’alta scuola al semplice momento giusto della partita.
A Torino potrebbe essere inserito sia come interno, con Locatelli che a quel punto potrebbe fare a tutti gli effetti il regista come vuole Allegri, dato che avrebbe accanto un giocatore dai piedi buonissimi, oppure dietro a Chiesa e Vlahovic per un attacco di classe allo stato puro.
Per ora sono soltanto delle ipotesi e delle fantasticherie, ma in questo momento sono davvero pochi i giocatori che dispongono della classe cristallina di un giocatore che è stato troppo rapidamente scartato dal calcio italiano.