Giaccherini è stato uno degli esterni più amati alla Juve in questi ultimi anni per la sua grande dedizione, ma gli errori sono in agguato.
Luciano Ligabue cantava “Una vita da mediano” per dedicare alcune strofe a Gabriele Oriali e più in generale a tutti quei giocatori che non hanno magari un talento incredibile e da fuoriclasse, ma che con la dedizione e il sacrificio sono in grado di poter arrivare a grandi traguardi, con Emanuele Giaccherini che è sicuramente uno degli esempi più lampanti, con il piccolo ex Juve che in alcuni casi si è messo anche in ridicolo.
Nella storia della Serie A sono stati tantissimi i calciatori che non sono stati in grado di sfondare e di mettere in mostra tutto il proprio potenziale, mentre in altri casi chi non ce l’ha fatta è stato unicamente dovuto dal fatto che non aveva la possibilità di rendere al meglio in grandi squadre.
Emanuele Giaccherini non è sicuramente nato che le effigie del predestinato e del sicuro campione che avrebbe avuto la possibilità di spaccare in campo internazionale, data anche una statura davvero minuta, ma questo suo fisico basso gli ha permesso di sviluppare un grande senso del dribbling.
Il ragazzo è diventato noto al grande pubblico italiano quando fu uno dei grandi protagonisti della doppia promozione del Cesena dalla Serie C1 alla Serie A, con i romagnoli che riuscirono anche nell’impresa di mantenere la categoria proprio nella sua prima annata nel massimo campionato.
In molti si era affezionati a quell’esterno piccolo e imprendibile, tanto è vero che in molti iniziarono a chiamarlo “Giaccherinho”, perché con il suo gioco di gambe ricordava molto spesso dei giocatori brasiliani eppure in pochi lo valutavano nel modo più corretto forse proprio perché non aveva un nome esotico.
La stagione 2010-11 è stata sicuramente quella che gli ha permesso poi di costruirsi un’ottima carriera passando alla Juventus prima e poi diventando una colonna della Nazionale targata proprio da quell’Antonio Conte che è sempre riuscito a trovare il meglio possibile da quel piccolo folletto imprendibile.
Peccato soltanto che non tutto va sempre per il verso giusto e soprattutto le malelingue sono sempre pronte a parlare, così si arrivò nel 2011 alla sfida di ritorno di campionato tra Cesena e Juventus, una partita fondamentale per i romagnoli per continuare la lotta salvezza e con i torinesi che avevano bisogno di restare aggrappati al treno europeo.
Dopo pochi minuti di gara la difesa di Delneri fece acqua, non che fosse una grande novità in quella stagione, con Giaccherini che poté entrare in area di rigore e calciare a botta sicura superando Buffon con il pallone che colpì la parte interna ma tornò giocabile.
Giaccherini fu bravissimo a seguire l’azione a pochi millimetri dalla linea di porta calciò di piatto al volo, con il Manuzzi che stava già esultando, ma incredibilmente colpì talmente male la palla che riuscì a buttarla fuori tra l’incredulità generale.
Uno degli errori assolutamente più incredibili che mai sia siano visti non solo nella storia della Serie A, ma più probabilmente di tutto il calcio italiano, con le risate che si sprecarono tra i social network che iniziarono a mandare il filmato all’infinito perché era stato davvero un qualcosa di incredibile.
Nonostante quell’errore a dir poco clamoroso era innegabile che il ragazzo si era dimostrato uno dei migliori esterni dei tutto il campionato italiano, non solo per la qualità delle sue giocate, ma anche perché era un vero e proprio stacanovista della corsia laterale riuscendo a correre per tutta la partita su e giù dalla fascia.
Giaccherini dunque riuscì a farsi comprare dalla Juventus al termine di quel campionato, con Marotta che lo acquistò per esplicita richiesta di Antonio Conte e con il tecnico pugliese riuscì a instaurare un rapporto incredibile e meraviglioso, tanto è vero che questo proseguì ancora di più in Nazionale poco dopo.
Emanuele fu determinante nella lotta verso lo Scudetto e lo divenne ancora di più nella stagione seguente quando a tempo ormai scaduto riuscì a segnare il preziosissimo gol dell’1-0 in una sfida interna contro il Catania che fu di fatto la pietra tombale sulle speranze di rimonta del Napoli.
L’ex Cesena ha avuto poi modo di entrare anche nella storia della Nazionale italiana grazie a quello splendido gol realizzato nella prima partita degli Europei del 2016 contro il Belgio, con Bonucci che sventagliò dalla difesa un lancio lungo che trovò perfettamente Giaccherini.
L’esterno stoppò al volo di sinistro, aspettò l’uscita di Courtois e piazzò un piatto destro perfetto sul secondo palo per la rete dell’1-0 che fu soltanto il primo centro dopo il raddoppio a gara ormai terminata di Graziano Pellé, per un 2-0 davvero impronosticabile alla vigilia.
Giaccherini ha deciso di ritirarsi definitivamente dal mondo del calcio al termine della scorsa stagione, in seguito al fallimento di quel Chievo che gli aveva dato la possibilità di giocare ancora per qualche anno, anche se con i veneti ha avuto solo delusioni, dato che è retrocesso in B, ha perso la finale playoff con lo Spezia e infine la squadra è sparita dal calcio professionistico.
Quell’errore clamoroso in Cesena-Juventus è ancora oggi uno dei gol falliti più incredibili della storia del calcio, ma ha saputo fare tesoro degli errori riprendendosi nel miglior modo possibile e dimostrando a tutti il grande valore di Giaccherinho.
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