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Juventus e Inter fanno pace: due campioni firmano la tregua tra le tifoserie

Juventus e Inter sono rivali da sempre e dopo il 2006 la rivalità si è fatta ancora più sentita, ma qualcuno è in grado di unire anche loro.

Il Derby d’Italia è in assoluto una delle partita che più di tutte è in grado di tenere i tifosi di tutto lo Stivale con il fiato sospeso, per questo motivo c’è sempre stata una grandissima rivalità tra le due tifoserie che non hanno mai perso l’occasione in queste annate di sfottersi sia allo stadio che sui social network e, anche se alla volte le offese sono state pesanti, si è sempre rimasti nei termini della civiltà.

Sicuramente Juventus e Inter hanno dato vita a una vera e propria rivalità eterna dopo il 2006, anno in cui i tifosi bianconeri videro nei nerazzurri la causa principe di tutti i loro mali e della loro retrocessione in Serie B, per questo motivo c’è sempre grande interesse attorno a questa sfida di altissimo livello, ma qualcuno ha giustamente deciso di abbassare i toni.

Juventus Inter (Collage)

Il calcio italiano è ricchissimo di una serie incredibile di rivalità che fanno sì che la Serie A sia a tutti gli effetti uno dei campionati più affascinanti e amati in tutto il mondo, con la classe dei campioni che non è mai venuta meno nemmeno nelle stagioni più complicate come le ultime.

Juventus e Inter sono sempre state due delle squadre più affascinanti e ambite da tutti i calciatori del mondo che hanno visto in bianconeri e nerazzurri dei punti di riferimento che potevano essere considerati dei punti di arrivo della carriera, dunque è normale che la rivalità sia accesissima e la sfida sia sempre pronta a regalare grandi emozioni.

Calciopoli è solamente stata l’ultima goccia che ha fatto esplodere in maniera ancora più accesa questa rivalità, tanto è vero che ormai le due squadre non si possono più vedere anche a livello societario, con i comunicati da entrambe le parti che si sono a dir poco sprecati nell’ultimo periodo e che non sono stati utili per smorzare i toni.

Dunque serviva a tutti i costi che qualcuno riportasse tutti alla normalità e rimettesse le varie società nelle condizioni di poter trovare un punto d’incontro per ricordare che le due sono le squadre più amate in tutta Italia e che hanno potuto godere di campioni sensazionali e meravigliosi.

Due di questi sono stati senza ombra di dubbio Gaetano Scirea e Giacinto Facchetti, non soltanto due calciatori a dir poco leggendari che hanno avuto la possibilità di diventare grandi anche con l’Italia, lo juventino era il leader in campo della Nazionale campione del mondo nel 1982 mentre l’interista il Capitano del trionfo all’Europeo del 1968, ma anche degli uomini davvero unici.

Ecco perché allora il gruppo musicale degli “Stadio” ha così deciso di dedicare una canzone a tutti e due chiamandola proprio “Gaetano e Giacinto“, raccontando di come i due campioni lombardi siano stati assolutamente determinati per i successi di bianconeri e nerazzurri mostrando sempre grande signorilità e talento.

Gaetano e Giacinto, sono due tipi che parlano piano. Anche adesso, adesso che sono lontano, ma in questo frastuono è rimasta un’idea unica nel vento: Facchetti e Scirea.”

Sembrava dunque impossibile riuscire a fare una canzone che unisse due mondi paralleli come quello di Inter e Juventus, ma alla fine si può dire a tutti gli effetti che i grandi campioni sanno essere davvero universali e straordinari, tanto è vero che nessuno ha mai avuto nulla da ridire su due leggende che se ne sono andate davvero troppo presto.

Gli Stadio dedicano una canzone a Gaetano Scirea e Giacinto Facchetti

Non esiste un solo tifoso del calcio che non abbia un’ammirazione straordinaria nei confronti di Gaetano Scirea e Giacinto Facchetti, due giocatori che sono stati in grado nella loro sfavillante carriera di unire tutta Italia di fronte alle loro falcate in attacco e alle loro chiusure da marcatori memorabili.

Due giocatori che hanno fatto scuola, con il bergamasco nerazzurro che ha saputo reinventare in Europa il ruolo del terzino, sapendo essere un difensore di primissimo livello e un’ala aggiunta che ha potuto così garantire all’Inter tantissimi gol in un’epoca dove in quel ruolo si rimaneva solamente nella retroguardia.

Il cremonese bianconero invece ha saputo portare il ruolo di libero alla Bekcenbauer anche in Italia, non più dunque solo una colonna della difesa, ma anche uno straordinario playmaker che ha potuto così diventare utile anche in fase offensiva, indimenticabile infatti la sua percussione che portò al secondo gol di Tardelli contro la Germania Ovest nella finale di Madrid.

Tutti e due se ne andarono con lo stemma di Juve e Inter tatuato sul petto, con Gaetano che morì a causa di un tragico incidente stradale mentre si stava recando in Polonia per assistere a una squadra locale che avrebbe dovuto affrontare la Signora in Coppa dei Campioni, mentre Giacinto venne mangiato da un gravissimo male nel settembre 2006 da Presidente nerazzurro.

Sono stati silenziosi e umili fino alla fine, hanno rivoluzionato per sempre il calcio italiano dimostrandosi due dei più grandi campioni che si siano mai visti sul rettangolo verde, per questo motivo due così hanno saputo unire come mai prima il popolo italiano.

Juventus e Inter, bianconeri e nerazzurri, Vecchia Signora e Beneamata, zebra e biscione, due mondi tanto diversi quanto vicini, perché proprio con queste due maglie abbiamo potuto assistere probabilmente all’esaltazione massima di due campioni eccezionali, sicuramente i due più grandi signori che mai si siano visti su di un campo da calcio.

di
Francesco Domenighini

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