La situazione in questo momento tra Russia e Ucraina è nota a tutti, ma quello che la Federazione calcistica ha fatto è davvero assurdo.
La guerra è uno di quegli avvenimenti che nessuno vorrebbe mai dover vivere e commentare, in particolar modo perché tutto ciò che accade in seguito a certi eventi è totalmente secondario e non ha il benché minimo interesse, dato che l’unico obbiettivo delle varie nazioni dovrebbe essere quello di ristabilire la pace.
Non solo la Russia si sta macchiando di atroci e e terribili crimini di guerra, ma la Federazione calcistica ha avuto anche il modo di poter pensare a una vera e propria provocazione che ha lasciato tutti a bocca aperta, con l’Uefa che non è stata in grado di rispondere per le rime mettendosi così in ridicolo e non riuscendo a tenere alto il proprio nome dovendo accettare le condizioni russe.
In una situazione storica come quella che stiamo vivendo adesso è chiaro come ci siano delle priorità rispetto ad altre e nel momento in cui si è nel bel mezzo di una guerra, non ci dovrebbe essere nessun’altro pensiero se non quello di portare a termine questo conflitto che, al di là di qualsiasi motivazione rimane sempre assurdo e immotivato.
La Russia ha attaccato l’Ucraina per motivi legati a un suo possibile ingresso nella Nato, situazione che avrebbe dovuto cambiare completamente gli accordi tra le due nazioni, oltre al fatto che esistono ancora grossi problemi per quanto riguarda i confini con le regioni del Donbass e della Crimea.
Insomma la situazione è davvero complicata e ingarbugliata e questa non è la sede adatta per poter parlare di un conflitto nel quale ci stanno comunque rimettendo unicamente i cittadini, in questo momento solo ucraini, dato che da Kiev non c’è stato ancora una volta la risposta alle armi in maniera netta all’interno del territorio russo.
Nonostante la risoluzione di questa tragica e drammatica situazione dovrebbe essere l’unico pensiero a mobilitare il cuore e le menti dei vari rappresentanti delle istituzioni russe, la Federazione calcistica ha deciso di lasciare quella che in questo momento sembra a essere a tutti gli effetti una provocazione bella e buona.
La Russia ha infatti lanciato ufficialmente la propria candidatura in vista dell’organizzazione degli Europei del 2028 e del 2032, una notizia che ha sconvolto davvero tutti e che in questo momento ha trovato l’Uefa in grossa difficoltà, non potendo rimandare al mittente la richiesta e dovendola accettare come tutte le altre che sono state recapitate.
“La UEFA conferma oggi di aver ricevuto dichiarazioni di interesse a ospitare le edizioni 2028 e 2032 di UEFA EURO da quattro potenziali offerenti alla scadenza del 23 marzo. Una dichiarazione di interessi congiunta è stata presentata dalle federazioni calcistiche di Inghilterra, Irlanda del Nord, Repubblica d’Irlanda, Scozia e Galles per UEFA EURO 2028. Russia e Turchia hanno dichiarato il loro interesse a ospitare l’edizione 2028 o 2032 della principale competizione UEFA per nazionali, mentre l’Italia ha annunciato l’intenzione di candidarsi per UEFA EURO 2032. La nomina degli host di UEFA EURO 2028 e UEFA EURO 2032 avverrà a settembre 2023″.
Con questa nota dunque ci si rende conto di come in questo momento la federazione russa abbia unito le forze con quella turca e abbia grandissime possibilità di ottenere il risultato sperato, dato che è l’unica ad aver messo sul piatto ben due candidature diverse.
In questo momento è davvero molto complicato pensare a una possibile assegnazione dell’Europeo alla Russia, ma nulla può essere escluso, soprattutto perché alla fine di una guerra può diventare veramente facile cambiare idea e bandiera, con i buoni che diventano cattivi e viceversa.
“Non è uno scherzo, la federazione russa farà domanda per gli Europei 2028 e 2032. La vita continua, siamo aperti e pronti, non dovremmo essere chiusi al confronto con Uefa e Fifa. C’è ancora tanto tempo, la situazione cambierà…”
Sono queste le parole che sono state rilasciate da Sergey Anokhin e Rustem Saymanov, principali esponenti della Federazione calcistica che ha dunque tutto l’interesse di rientrare prepotentemente nel mondo del calcio dopo che senza alcuna ombra di dubbio, perderà l’opportunità di giocare i Mondiali.
In questo momento si è usato il pugno duro con le squadre e le realtà russe e, giusto o sbagliato che possa essere quello di punire gli atleti, non può essere accettata una candidatura di uno Stato come la Russia che, a prescindere da come terminerà e quando terminerà, il conflitto bellico, si sarà comunque macchiata di crimini atroci.
Lo sport non ha mai chiuso le proprie porte a nessuno, e non inizierà sicuramente rispondendo nel peggiore dei modi a una situazione già drammatica, ma in questo momento la ferita è troppo fresca e anche se si dovesse portare l’assegnazione al 2032, dieci anni sono un tempo troppo ridotto per poter cercare di cancellare quello che sta accadendo.
Insomma in questo momento si sta attraversando davvero un periodo di crisi e sconforto generale, tanto da poter affermare che non ne va bene una, perché ora che la pandemia legata al Coronavirus sta finalmente arrivando alla sua conclusione, ora abbiamo la situazione russa e ucraina a non lasciare tranquille le persone di tutto il mondo, con nel mezzo la Federazione calcistica che decide di sviare il problema pensando addirittura a un Europeo casalingo, tutto pazzesco.
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