L’hashtag Allegriout ha iniziato a girare su Twitter da diversi giorni, ma è esploso del tutto dopo l’eliminazione contro il Villarreal.
L’eliminazione della Juventus dalla Champions League è stato un colpo davvero molto doloroso e che rischia di lasciare importanti ripercussioni sulla squadra che adesso dovrà gettarsi anima e corpo sul campionato per non rischiare di perdere una qualificazione al quarto posto che getterebbe l’ambiente nello sconforto più totale.
Il principale accusato di questa situazione e di questa clamorosa e inattesa mancata qualificazione ai quarti è stato Massimiliano Allegri, allenatore che in questi anni era stato invocato a gran voce sia con Sarri che con Pirlo, ma che a quanto pare non sembra aver più quella bacchetta magica con la quale aveva permessa a Madama di vincere innumerevoli titoli.
Nessuno quest’anno poteva in alcun modo pensare che la Juventus avrebbe potuto vincere la Champions League e non era infatti minimamente negli obbiettivi stagionali di Madama, certo è che si chiedeva alla Signora di cambiare un trend estremamente negativo che la vedeva da diversi anni venire eliminata da squadre di ripiego.
Dopo l’Ajax, il Lione e il Porto, ecco allora che anche il Villarreal si aggiunge alla lista di squadre che sulla carta, e solo di essa, erano inferiori ai bianconeri, ma che sul campo sono state in grado di smentire completamente i fatti e a farlo in maniera chiara e netta è stato in particolar modo il Sottomarino Giallo.
Gli spagnoli hanno resistito al Madrigal pareggiando per 1-1 e a Torino sono arrivati quasi con l’obbiettivo di portare la sfida fino ai tempi supplementari, ma in realtà la banda di Emery aveva un altro piano in mente, e dopo essere rimasti asserragliati in difesa per gran parte della partita, ecco che nel finale tutto è cambiato.
Tre reti che hanno steso una squadra incapace di reagire e che è stata travolta dagli eventi e per questo motivo lo 0-3 finale dell’Allianz Stadium è una botta clamorosa e difficilissima da poter replicare per una Juventus che deve dimenticare il prima possibile che questo tonfo davvero pesante e su Twitter è già stato individuato il colpevole: Massimiliano Allegri.
Gli hashtag che lo vogliono lontano da Vinovo si sono susseguiti uno dietro l’altro e qualcuno ha definito il tecnico toscano come “Asino incapace“, ma forse è giunto davvero il caso di sedersi a un tavolino e iniziare a non farsi prendere da facili e comode isterie e rendersi conto che non può sempre essere colpa dell’allenatore che in questi anni è sempre stato l’unico a pagare.
Da diversi anni la Juventus non riesce in Europa a trovare una propria dimensione e quello che sta lasciando davvero sorpresi e a bocca aperta è la facilità con la quale squadre di poco spessore siano in grado di distruggere e annichilire una Signora che sembra essere a tutti gli effetti succube degli eventi.
In queste ultime due stagioni si sono date le colpe ai vari tecnici che si sono susseguiti in panchina al posto dell’ex milanista, con Maurizio Sarri e Andrea Pirlo che sono stati facili bersagli di una tifoseria che aveva sempre criticato aspramente Allegri per un gioco che non poteva essere considerato a tutti gli effetti spumeggiante, ma che era stato in grado di portare in bacheca quattro Scudetti e per due volte la Juve era arrivata in finale di Champions League.
A questo punto è chiaro come il ritorno del Conte Max sia stato accolto da tutti come una vera e propria manna dal cielo, facendo ricredere anche i suoi detrattori che però in questo momento si sono scagliati in maniera sempre più feroce contro di lui, ma non si può credere che la Juventus con tre allenatori diversi abbia sempre perso con squadre inferiori per colpa della panchina.
Dopo quattro anni di pesanti batoste e delusioni bisogna accettare la realtà, ovvero che la squadra è andata via via sempre diminuendo e peggiorando il proprio tasso tecnico, passando così da essere una squadra capace di eliminare Barcellona, Real Madrid, Borussia Dortmund, uscire per dettagli contro Bayern Monaco e gli stessi Blancos, a essere lo zimbello del Continente presa a pallate da tutti e sogno del sorteggio di tutte le squadre.
La rifondazione della Juventus doveva partire dal 2018, anno in cui i bianconeri avevano evidenziato le prime crepe, con uno Scudetto vinto al fotofinish con un Napoli decisamente inferiore e con la Champions sempre di rincorsa prima con il Tottenham e poi con il Real Madrid.
Si pensava invece di avere ancora lo squadrone del 2017 e che bastasse aggiungere Ronaldo, ma purtroppo la realtà era ben differente e per questo motivo nessuno è stato in grado di rialzare a livello europeo Madama, né il pragmatismo di Allegri né la voglia innovativa di calcio spumeggiante di Sarri e nemmeno la freschezza giovanile di Pirlo.
Si deve affrontare la realtà senza isterismi e senza cercare l’ennesimo capro espiatorio che farebbe ripartire il progetto ancora da zero, la Juventus ha bisogno di acquisti mirati e di primo livello ed è solo questa l’unica soluzione per poter far sì che i bianconeri possano tornare il prima possibile in cima all’Italia e all’Europa.
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