Juventus Villareal, tifosi furiosi con lui: “Il mio cuore è diviso in due”

La sfida tra Juventus e Villareal è sempre più vicina e la voglia di assistere a una grande partita è tale che un ex di turno sia emozionato.

La storia di Juventus e Villarreal è davvero molto diversa e non ci sembrano essere davvero dei punti in comune tra le due realtà, con i bianconeri che hanno sempre rappresentato l’élite e l’eccellenza del calcio italiano, avendo sempre l’obbiettivo di diventare una delle squadre dominatrici in Europa, mentre gli spagnoli sono le rivelazioni del nuovo millennio.

Il Sottomarino Giallo infatti ha avuto la possibilità solamente negli ultimi anni di crescere per poter diventare nota al grande pubblico e gli ottimi risultati anche a livello internazionale hanno permesso ai valenciani di poter crescere a tal punto che la loro fama ha varcato i confini iberici, anche grazie a un acquisto arrivato proprio da Torino.

Juventus Villarreal (Collage)
Juventus Villarreal (Collage)

Gli ottavi di finale di Champions League sono uno di quegli eventi che portano con sé grande curiosità ed enorme interesse, perché si tratta del primo vero passo per dimostrare di essere una grande squadra e la Juventus non può mancare ancora il grande appuntamento di passaggio del turno dopo due eliminazioni consecutive.

Lione e Porto sono ancora una macchia che fa fatica ad andare via e uscire anche contro il Villarreal sarebbe davvero deleterio e clamoroso per una Signora che con Max Allegri in panchina ha tutta l’intenzione di provare a dire la propria anche nella massima competizione continentale.

Il pareggio del Madrigal ha lasciato l’amore in bocca alla Signora che sperava a tutti gli effetti di arrivare al risultato massimo, ma non per questo motivo tutto è da buttare, anzi un pareggio in trasferta permette sempre di potersi giocare tutto davanti al proprio pubblico e i bianconeri sono più carichi che mai.

Questa però non è una partita come tutte le altre per un grande ex juventino, ovvero Alessio Tacchinardi, simbolo del centrocampo bianconero a fine anni ’90 con Marcello Lippi prima e Carlo Ancelotti poi e con la maglia bianconera è stato in grado di vincere qualsiasi cosa potesse essere alzata, anche la tanto sognata Champions League.

Non era titolare in quella magica notte di Roma contro l’Ajax, ma Alessio si sente a pieno titolo campione d’Europa, così come è diventato per altre tre volte vicecampione sempre con la maglia bianconera, ma quando se ne andò da Torino nel 2005 scelse l’avventura con il Villarreal, dando il via a una storia d’amore incredibile.

Alessio Tacchinardi e quel miracolo con il Villarreal

Alessio Tacchinardi ha sempre avuto chiaramente il cuore tinto di bianconero e anche quando è invitato come opinionista cerca sempre di tenere la parte della Signora, in memoria dei vecchi ricordi e di quello che lui stesso era stato in grado di fare in carriera.

A Torino però non riuscì mai pienamente a essere ricordato come uno dei migliori nel proprio ruolo, dimostrazione del fatto di come anche in Nazionale abbia sempre avuto uno spazio molto limitato ed è per questo che forse la sua annate più memorabile fu quella del 2005-06 con il Villarreal.

Dopo un anno in panchina con Fabio Capello, capì che con il friulano non aveva possibilità di rendersi utile alla causa e così accettò il passaggio nella Comunidad Valenciana per dare vita a uno dei più grandi miracoli calcistici che si siano mai visti nella storia recente del calcio.

Nessuno dava vagamente credito al Villarreal in Champions League, eppure il Sottomarino riuscì a unire esperienza derivata da grandi campioni arrivati dal Sudamerica e vincitori di titoli continentali con il Boca Juniors, come Arruabarrena o Riquelme, e giocatori d’esperienza scartati dai grandi club europei, come Forlan e appunto Tacchinardi.

Il cremasco si mise in cabina di regia e con lui vertice basso e Juan Román Riquelme sulla trequarti, gli spagnoli ebbero un doppio playmaker di livello straordinario e in questo modo iniziò una memorabile cavalcata che partì già dai preliminari con l’eliminazione dell’Everton.

I britannici continuarono a essere massacrati dal Sottomarino che arrivò primo nel girone eliminando il Manchester United di Sir Alex Ferguson e negli ottavi di finale ebbe la meglio degli scozzesi dei Rangers.

Il vero trionfo arrivò però ai quarti di finale contro l’Inter, con il Villarreal che ribaltò per 1-0 la sconfitta di Milano e poté così arrivare a una storica semifinale contro l’Arsenal di Thierry Henry.

Le due sfide furono davvero molto contratte e ad Highbury fu Kolo Touré a decidere la sfida e al Madrigal ci si aspettava la grande impresa che venne sfiorata a tempo scaduto, quando Riquelme ebbe l’occasione per segnare su calcio di rigore, ma la sua conclusione fu debole e centrale, con Lehmann che riuscì a respingere portando gli inglesi in finale.

Tacchinardi probabilmente non giocò mai così bene come in quella stagione e Lippi per poco non lo portò ai Mondiali in Germania e dopo un secondo anno chiuse la carriera nel 2008 in Serie B con il Brescia, ma non vi è dubbio alcuno che la partita di questa sera sia davvero estremamente particolare e speciale per lui.

Gestione cookie