Dybala da sogno, ma non si placano le polemiche:” Perché mi contestate?”

Dybala è uno dei più grandi giocatori della sua generazione ed è sempre stato molto amato anche se ha dovuto combattere con delle critiche.

Nel calcio di oggi ci sono davvero tantissimi giocatori di livello assoluto e che sono stati in grado nel corso degli anni di diventare sempre di più essenziali e dominanti nell’economia della propria squadra grazie a giocate da campioni assoluti e reti che hanno permesso ai tifosi di sognare letteralmente a occhi aperti.

Uno di quelli che più di tutti è stato in grado di incantare è stato senza dubbio Paulo Dybala, con l’argentino che in più di un’occasione ha mostrato tutta la sua straordinaria e immensa qualità in campo con giocate da urlo e reti che gli hanno permesso di essere considerato uno dei più grandi della sua generazione e anche in una partita di cinque anni fa si confermò un campione.

Paulo Dybala Juventus (LaPresse)
Paulo Dybala Juventus (LaPresse)

Quando la Juventus acquistò nell’estate del 2015 dal Palermo Paulo Dybala, erano in molti a domandarsi se potesse essere davvero lui il giocatore giusto per poter risolvere tutti i problemi dei bianconeri e se potesse davvero raccogliere la pesantissima eredità del connazionale Carlos Teves.

A distanza di sette anni di può dire senza il minimo dubbio che la Joya è stato in grado di non far rimpiangere l’Apache, dimostrando un gioco diverso rispetto al connazionale, forse meno cinico e spietato, ma decisamente più elegante e tecnico.

Dybala ha infatti sempre diviso la critica perché le sue giocate sono stata considerate da qualcuno più belle che utili e per questo motivo non ha mai realmente spiccato il volo per poter diventare a tutti gli effetti uno di quei giocatori in grado di aspirare alla nomea di migliore al mondo.

Le qualità le aveva e le ha ancora oggi e sono di una purezza e di un livello assolutamente cristallino e anche il 10 marzo del 2017 era riuscito a far vedere a tutti cosa era capace di fare con il pallone ai piedi.

Quel giorno allo Juventus Stadium si giocò la grande classica del calcio italiano tra i bianconeri e il Milan allenato da Vincenzo Montella e che stava cercando si entrare in Europa dopo diversi anni di assenza.

La sfida fu davvero molto affascinante e combattuta, nonostante la grande differenza tecnica fra le due realtà e al vantaggio di Benatia rispose a fine primo tempo Bacca e ormai la partita sembrava destinata a finire con quel risultato.

A tempo scaduto, l’arbitro Massa decise di concedere l’ultima azione della partita, con Lichtsteiner che crossò al centro e la palla venne respinta con il braccio da Mattia De Sciglio in modo involontario, ma il fischietto non ebbe dubbi e decretò il calcio di rigore.

Dagli undici metri si presentò Dybala che non tremò di fronte al gigantesco Donnarumma e superò il portiere milanista per la rete del 2-1 che diede i tre punti a Madama, ma non interruppe minimamente le polemiche.

Juventus Milan una guerra di polemiche infinite

Per quanto la rivalità tra Juventus e Milan non abbia mai raggiunto i livelli di tante altre sfide del calcio italiano, non sono mai mancati gli scontri tra bianconeri e rossoneri nel corso degli anni, dimostrando a tutti gli effetti come la polemica sia sempre in agguato.

Il caso più eclatante resta sicuramente quello del 2012, partita nella quale non venne visto e dunque assegnato un netto gol di Muntari, con Buffon che tolse la palla dalla porta quando questa aveva già ampiamente superato la linea di fondo.

Il 2017 fu un altro caso abbastanza spinoso e molto complicato da risolvere, con Massa che entrò ufficialmente a far parte della lista nera del popolo milanista e nel 2015 ci fu un altro caso davvero clamoroso.

Sempre in una gara a Torino venne convalidata la rete del vantaggio di Tevez che portò alla rete dell’1-0 con le telecamere di Sky che dimostrarono come l’argentino fosse partito in posizione regolare, ma non lo era per Galliani che dimostrò come la linea fosse storta.

A infuriarsi fu il direttore di Sky Sport Fabio Caressa che disse al dirigente milanista che avrebbe dovuto tornare a scuola per studiare le prospettive e capire come non fosse quello il modo di tracciare una linea.

 

Insomma Juventus contro Milan ha sempre portato con sé grandi polemiche e grandi partite nella sua storia, con risultati spesso clamorosi e sfide memorabili e quando due realtà presentano costantemente grandi campioni, è normale che cresca l’agonismo e la grande voglia di primeggiare l’uno sull’altro, ma forse anche queste piccole schermaglie sono il bello del calcio.

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