Allegri non crede in loro e scatta la rabbia dei tifosi:” Se non ora quando giocano?”

Allegri è uno dei tecnici più vincenti degli ultimi anni in Italia, ma ha sempre avuto un grande difetto che viene mal sopportato dai tifosi.

La Juventus è la squadra più blasonata e amata d’Italia con il maggior numero di tifosi che ogni domenica soffrono per i risultati e per le varie partite nelle quali sono presenti i colori bianconeri e per questo motivo a Torino l’obbligo è categorico e la vittoria non può essere considerata come un’opzione ma solo come un dovere.

Massimiliano Allegri è uno di quegli allenatori che ha sempre badato al sodo senza mai perdersi in inutile teorie tattiche che volevano cercare a portare a un gioco spesso arioso e spettacolare, ma tante volte che portava a una gran perdita di fiato e di energie e per questo motivo ha sempre voluto un certo tipo di giocatori, ma forse con lo Spezia ha esagerato.

Massimiliano Allegri Juventus (LaPresse)
Massimiliano Allegri Juventus (LaPresse)

Si sa che Massimiliano Allegri è uno di quei tecnici che bada dannatamente alla sostanza e non si fa minimamente distrarre da critiche legate al bel gioco, termine che spesso e volentieri viene associato ad allenatori che non hanno mai vinto nulla in carriera e che quindi si nascondo dietro a questo termine che vuol dire tutto e non vuol dire niente.

La storia la fanno le vittorie e i titoli e se queste arrivano con un gioco spettacolare è tutto solamente che di guadagnato, ma non può essere in alcun modo messo davanti e in primo luogo il concetto che il divertimento sia prioritario rispetto alle vittorie.

I tecnici sono pagati per vincere, non per far divertire il pubblico, per quello ci sono tantissime altre situazioni e altri luoghi che possono così far scatenare il grande pubblico in puro e semplice divertimento.

Il problema però è che in alcuni casi la mania del toscano di arrivare senza possibilità di replica al risultato lo porta a volere in rosa unicamente giocatori esperti, snobbando completamente i giovani più interessanti anche in situazioni davvero molto complicate come contro lo Spezia.

Nella gara contro i liguri infatti, la Juventus era in grado crisi dal punto di vista della rosa, infatti i bianconeri sono stati falcidiati dagli infortuni e per questo motivo in panchina vi erano solamente Federico Bernardeschi e Moise Kean, oltre ai due portieri di riserva Perin e Pinsoglio, come giocatori della prima squadra.

Con cinque cambi a disposizione e un avversario non eccessivamente di alto livello si poteva dunque rischiare qualche giovane, anche solamente per dare fiato alla squadra che è andata in grosso calo di energie nel finale, eppure il tecnico ex Milan si è limitato a far entrare i due della prima squadra scatenando l’ira dei tifosi.

Max Allegri e quello scarso feeling con i giovani

Indubbiamente Max Allegri ha tantissime qualità come tecnico e nessuno può minimamente pensare di sminuire il suo operato che è straordinariamente redditizio, ma in certi casi bisognerebbe capire che diventa necessario fare di necessità virtù.

In panchina contro lo Spezia vi erano Diego Stramaccioni, Fabio Miretti, Marley Aké e Matias Soulé, ed è davvero incredibile come il tecnico abbia deciso di mantenere in campo una squadra stremata e che aveva bisogno di forze fresche piuttosto che lanciare in campo almeno uno di questi ragazzi.

La situazione infortuni alla Juventus è davvero molto complicata in questo momento ed è impossibile pensare che la squadra possa andare avanti per un mese intero solamente con tredici giocatori e se i giovani non vengono testati in gare interne contro lo Spezia quando mai troveranno spazio?

Soulé è un giocatore inoltre che ha già trovato la grande stima del commissario tecnico dell’Argentina Lionel Scaloni, tanto da convocarlo già con la nazionale maggiore e dopo l’infortunio di Kaio Jorge sarebbe davvero sciocco rischiare di troncare la carriera di un altro giovane grande talento nei ruvidi campi di Serie C.

In questo momento la Juventus è in emergenza e per poter riuscire a rimanere in lotta per la Champions League è assolutamente necessario riuscire ad avere a disposizione tutti i giocatori possibili giovani della Primavera compresi.

Le squadre B sono nate unicamente con l’intento di accelerare il processo dai settori giovanili alla prima squadra, eppure in questo momento questo progetto sta tragicamente naufragando e Allegri deve iniziare a capire che gli Scudetti, e lui lo sa bene, si vincono con tutta la squadra e tutta la rosa e se questa ha importanti defezioni c’è solo un modo per poter allungarla, ovvero pescando dai giovani più promettenti del vivaio.

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