I tifosi in lacrime allo stadio e anche il telecronista impazzisce dalla gioia (Video)

Il calcio è uno sport unico perché sa come generare emozioni davvero epiche nelle varie categorie e così il telecronista è esploso di gioia.

Molte discipline non riescono ad avere la suspence e il pathos che è in grado di generare uno sport come il calcio che ha saputo ritagliarsi a tutti gli effetti un ruolo unico e centrale all’interno del mondo e dell’immaginario collettivo e non c’è da stupirsi se anche gli addetti ai lavori sono in grado di emozionarsi così tanto.

Succede dunque non soltanto con le grandi e blasonate squadre e nei grandi eventi, ma le emozioni vere e pure capitano anche nei sabbiosi campi di provincia ed è proprio una di queste storie che ha colpito più di tutti nel recente passato con una pazzesca e incredibile reazione al termine di una sfida tra dilettanti.

Telecronista lacrime (Ansa Foto)
Telecronista lacrime (Ansa Foto)

Nel mondo del calcio le categorie sono davvero tantissime e i giocatori che ogni giorno praticano questo incantevole e meravigliosa disciplina, al netto di tutti coloro che giocano per divertimento quando ne hanno tempo e voglia, sono davvero tantissimi.

Che regala emozione sono sicuramente anche le serie minori che permettono di regalare una serie di partite di primo livello e di grande pathos, magari tra paesi confinanti che nutrono grandi rivalità l’uno con l’altro e a rendere tutto ancora più emozionante è la voce dei radiocronisti.

Il sogno di tutti coloro che iniziano questo fantastico e magico mestiere è quello un giorno di poter commentare dal vivo una grande partite di primo livello nel mondo del calcio e per questo motivo sono tanti coloro che provano a intraprendere questa strada facendo la gavetta dal basso.

Uno dei casi più eclatanti è quello che ha visto come protagonista il radiocronista Ciro Vasi, ragazzo siciliano che era stato chiamato da una radio locale per commentare la partita di Prima Categoria tra il Sinagra e il Rocca di Capri, sfida che si giocava su un campo davvero in pessima condizioni.

La sabbia era davvero molto dura e non c’era la possibilità di far rimbalzare al meglio la palla, con la partita che si stava avviando ai minuti finali con il risultato di parità, fino a quando non venne fischiata una punizione da posizione quasi impossibile.

Per il Sinagra andò alla battuta del calcio di punizione Bonfiglio che calciò uno spettacolare destro a giro che si infilò all’incrocio dei pali, facendo così scattare la grande esultanza dello stadio e soprattutto di Vasi che, dopo essere andato in confusione per la tensione tanta da gridare pochi attimi prima di non ricordarsi il nome del calciatore alla battuta, si scatenò in un urlo di gioia liberatore.

La magia della telecronaca, come la voce possa cambiare le partite

E così anche la Prima Categoria siciliana poté godere di un giorno di gloria, perché quella telecronaca del 2011 è ancora oggi uno dei video più amati e apprezzati sui social network, perché trasuda l’essenza assoluta del calcio, ovvero l’emozione che può derivare davvero da qualsiasi categoria.

Sono stati davvero tantissimi però i telecronisti che sono entrati nella storia ed è innegabile che la presenza di una grande figura preparata e competente e di una grande voce siano le armi migliori per poter dare luogo a uno spettacolo unico e a migliorare ancora di più l’evento calcistico.

Nessuno infatti dimenticherà mai la gioia di Bruno Pizzul in occasione della rete di Roberto Baggio contro la Spagna ai Mondiali negli Stati Uniti del 1994 e ancora di meno ci si può scordare delle lacrime di gioia di Fabio Caressa, commentatore che ha potuto urlare al mondo l’Italia campione del mondo e d’Europa.

Le voci della telecronaca sono davvero fondamentali e uniche per poter far sì che il calcio possa continuare a essere uno sport così amato in tutto il mondo ed è bellissimo scoprire persone come Ciro Vasi che trovano il modo di emozionarsi e di far emozionare anche di fronte a partite sulla carta non proprio di cartello.

Ma il calcio è anche questo ed è fatto di storie veramente clamorose e la particolarità e che a diventare noto al grande pubblico da quella partita non uscirono solamente il radiocronista e l’autore del gol Bonfiglio, ma anche l’arbitro della sfida Alberto Santoro, allora solamente diciannovenne e che oggi arbitra in Serie A.

Insomma una di quelle storie e di quegli eventi da tramandare di generazione in generazione che confermano ancora una volta quanto il calcio sia davvero uno sport unico e inimitabile.

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