La Roma vince con lo Spezia me, nell’intervallo, sembra essere successo il finimondo; cerchiamo di ricostruire la vicenda.
Una vittoria fondamentale dopo tre pareggi consecutivi; la Roma torna a sorridere grazie al rigore di Abraham. Match caratterizzato, a quanto sembra, anche da una discussione piuttosto accesa nello spogliatoio. Andiamo a scoprire di chi si tratta.
Partita folle quella tra Spezia e Roma; i giallorossi hanno dominato dall’inizio alla fine, calciando in porta trentuno volte. L’imprecisione degli attaccanti, i quattro legni colpiti e un Provedel in serata di grazie stavano, terribilmente, complicando i piani dei ragazzi di Mourinho.
Alla fine ci ha pensato Abraham, su calcio di rigore al novantanovesimo, a regalare un successo fondamentale alla Roma che può tornare a sperare in qualificazione alla prossima Europa League. Per tutto il secondo tempo, complice l’uomo in meno dello Spezia, è stato un vero e proprio assalto con i giallorossi che hanno finito la partita con in campo, contemporaneamente, Abraham, Shomurodov, Pellegrini, Zaniololo, El Shaarawy e Mkhitaryan.
Il primo attaccante ad essere buttato nella mischia è stato Zaniolo; l’attaccante giallorosso ha sostituito, ad inizio, secondo tempo Mancini. Una sostituzione generata, a quanto sempre, da una discussione piuttosto accesa tra il difensore della Roma (che ha appena rinnovato il contratto) e il sostituto di Mourinho, squalificato dopo il gesto del telefono durante Roma-Verona.
La realtà, però, è ben diversa; il cambio Zaniolo-Mancini non nasce da nessuna discussione ma da una prestazione non perfetta del centrale, con l’ennesimo giallo (il quindicesimo stagionale) e la necessità, da parte della Roma, di inserire un giocatore offensivo per andare a vincere la partita.
Nessun caso, dunque, dentro le mura di Trigoria; l’unica certezza è che, dal punto di vista disciplinare, Mancini deve migliorare perché quindici cartellini gialli sono decisamente troppi.
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Abbiamo detto di come Mancini abbia rinnovato il contratto con la Roma; lo stesso non si può ancora dire di Zaniolo. L’esterno giallorosso rischia, a fine stagione, di lasciare la capitale. Gli indizi sono piuttosto chiari: le parole di Thiago Pinto, general manager dei capitolini, la panchina con lo Spezia e i like Instagram ad alcuni giocatori della Juventus.
Tutti segnali che fanno sognare il popolo bianconero su un possibile passaggio, la prossima estate, dell’esterno giallorosso alla corte di Allegri. Giocatore forte fisicamente, dinamico, con grande tecnica e soprattutto la capacità di portare gol e assist che, alla fine della stagione, possono risultare determinanti per il raggiungimento di determinati obiettivi.
A livello economico parliamo di una trattativa sicuramente possibile; la Juventus, infatti, è pronta a mettere sul piatto trentacinque milioni di euro più l’inserimento di una contropartita tecnica come Kean o McKennie, entrambi considerati non più centrali nel progetto futuro dei bianconeri.
La Juventus preferirebbe far partire l’attaccante azzurro ma, in questo caso, dipende anche dalla volontà giallorossa; bisogna comunque sottolineare come la Roma vorrebbe, come primo piano, tenere Zaniolo nella capitale ma la missione non è così semplice.
A fine stagione si capirà il futuro di uno dei maggiori talenti del calcio italiano; facendo il gioco delle percentuali, al momento, Zaniolo sembra molto più vicino alla Juventus rispetto ad una permanenza nella Roma giallorossa.