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Che papera incredibile, i tifosi si disperano:” Ma che cosa hai combinato?”(Video)

I portieri vivono un ruolo davvero molto complicato e la papera è sempre in agguato, ma in certi casi l’errore ha davvero del clamoroso.

Il ruolo del portiere è sicuramente quello più difficile da un punto di vista psicologico perché non ci si può mai concedere un momento di distrazione e di smarrimento e per questo motivo ogni tanto, quando la tensione inizia a calare, si diventa protagonisti di errori che hanno davvero del ridicolo e dell’impossibilità a credere ai propri occhi.

La papera è il modo con il quale vengono apostrofate simpaticamente questi errori che purtroppo in certi casi segnano tristemente la carriera dei numeri uno, ma è davvero impossibile in certi casi non scoppiare a ridere e domandarsi a tutti gli effetti come sia stato possibile commettere un certo tipo di errore senza precedenti.

Padelli Torino papera (Ansa)

Da diversi anni a questa parte il ruolo del portiere è profondamente cambiato e merito di questo è sicuramente da attribuire a Manuel Neuer, numero uno leggendario che è riuscito a rivoluzionare completamente il ruolo diventando una saracinesca tra i pali e trasformandosi in difensore e regista aggiunto.

Da quel momento gli allenatori hanno capito che l’azione poteva davvero partire dal portiere in modo tale da poter giocare effettivamente con tutti e undici i giocatori, ma da quel punto di vista non è stato per nulla facile per certi portieri accettare questo cambiamento.

Già quando era stata applicata la rivoluzione che impediva ai numeri uno di prendere con le mani un retropassaggio erano stati tantissimi gli errori e le azioni goffe di quei giocatori poco abituati a usare i piedi, ma almeno in quel caso si trattava di regolamento, mentre qui di una vera e propria scelta dell’allenatore.

Nella stagione 2014-15 il Torino stava disputando ancora un ottimo campionato, alternandolo a grandi apparizioni in campo internazionale in Europa League, riuscendo anche a eliminare l’Athletic Bilbao, ma in occasione della giornata numero 34 perse in maniera clamorosa.

In Piemonte arrivò l’Empoli di Maurizio Sarri che ottenne la vittoria nel mondo più clamoroso, con il portiere granata Daniele Padelli che nel cercare di allargare il gioco sbagliò a calciare la palla e involontariamente si gettò la sfera alle sue spalle commettendo un goffo e clamoroso autogol.

Quella assurda rete fu l’unica della partita e in quel modo i toscani riuscirono a espugnare lo stadio Olimpico, con i granata che persero così le ultime speranze di qualificarsi ancora per l’Europa League anche nella stagione seguente.

Daniele Padelli e quel vizio per l’errore

Daniele Padelli è stato un ottimo portiere di provincia e che proprio a Torino visse i suoi anni migliori dimostrandosi pronto a grandi interventi che lo hanno reso un idolo del popolo granata e proprio grazie a questi interventi ha potuto far dimenticare qualche papera di troppo.

Il grande limite di Padelli è infatti sempre stata la continuità di rendimento e ogni tanto cadeva in clamorose distrazioni e cali di tensione che gli impedivano di essere all’altezza magari solamente di pochi minuti prima.

L’alternanza tra grandi parate e papere clamorose è stato sempre il suo grande limite e anche con l’Inter, quando divenne il vice di Handanovic, non riuscì pienamente a convincere e facendosi prendere dalla tensione soprattutto nel derby contro il Milan dove regalò due gol al Diavolo.

In questo momento è tornato in quella Udine che lo aveva già accolto in passato ma che mai aveva realmente voluto puntare pienamente su di lui, ritenendolo solamente una buona riserva per la provincia.

Nella sua prima avventura era infatti il dodicesimo alle spalle di Brkic, mentre in questa sua seconda esperienza è la riserva dello scattante Silvestri arrivato dal Verona e quando è stato chiamato in causa quest’anno ha dovuto raccogliere ben sei volte il pallone dalla propria porta contro l’Atalanta.

Le potenzialità le ha sempre avute pur non essendo mai pienamente riuscito a dimostrarle nella sua totalità ed è per questo che è sempre stato più ricordato per gli errori che per le grandi parate fatte in carriera, che non sono state per nulla poche, ma quando si incappa in errori come quello contro l’Empoli è davvero difficile riuscire a cancellare certe macchie.

 

 

di
Francesco Domenighini

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