Nazionale, chiamato un ex Serie A come CT: ve lo ricordate?

La carriera da allenatore è sempre molto difficile e iniziarla per la nazionale lo è ancora di più, ma un ex Serie A ha deciso di iniziarla.

Diventare un commissario tecnico è un lavoro davvero molto difficile e complicato e per questo motivo sono in pochi a poterlo fare con grandi risultati e i cambi in corsa sono abbastanza frequenti e una grande del calcio africano ha scelto per un cambiamento drastico.

Spesso e volentieri in quel Continente si sceglie di affidarsi a tecnici europei e navigati, ma questa volta la Federazione ha cambiato idea, decidendo di dare vita a un nuovo tipo di corso con qualcuno che conosce bene l’Europa, e la Serie A, ma è africano al 100%.

Rigobert Song (Ansa)
Rigobert Song (Ansa)

Per poter difendere i colori della propria nazionale è il sogno di qualsiasi calciatore che vede nel club, nella maggior parte dei casi, un mero lavoro nel quale si cerca sempre di arrivare al maggior guadagno possibile o alla massima ambizione per potersi migliorare.

La nazionale è invece tutto un altro mondo che segue logiche e regole diverse ed è per questo che Mondiali ed Europei sono degli avvenimenti planetari, unici nel loro genere e che riescono a unire la passione di tutti, compresi coloro che non hanno modo di interessarsi e di amare questo magico sport durante l’anno.

L’Africa è una terra in continua evoluzione anche dal punto di vista calcistico e la crescita del Continente è stata chiara e netta anche grazie al bel calcio espresso nell’ultima Coppa continentale che ha visto una grande sconfitta: il Camerun.

I padroni di casa erano probabilmente i grandi favoriti alla vigilia, ma alla fine a festeggiare a Yaoundé è stato il Senegal che in finale ha battuto l’Egitto che era stato letale per i Leoni in semifinale.

L’andamento deludente è stato così fatale per il tecnico portoghese Toni Conceiçao che è stato esonerato e a sorpresa la Federazione guidata dal leggendario Samuel Eto’o ha deciso di dare spazio a un camerunense doc: Rigobert Song.

In pochi di voi probabilmente lo ricorderanno in Serie A, dato che la sua esperienza fu breve e fugace, ma nell’estate del 1998 venne acquistato dalla Salernitana e presentato come uno dei grandi colpi per la promozione dei granata.

La sua apparizione in Campania è stata condita unicamente da quattro presenze che gli hanno comunque permesso di segnare una rete nella sfida contro la Roma, ma dopo pochi mesi il suo legame non proprio idilliaco con Delio Rossi ha portato a un suo allontanamento addirittura in direzione Liverpool.

Rigobert Song, gira mondo e grande conoscitore del calcio europeo e africano

Dopo quella breve e fugace esperienza all’Arechi, Rigobert Song ha avuto modo di girare per tutta l’Europa per poter dimostrare tutte le sue qualità, giocando anche con la prestigiosa maglia del Liverpool prima di scendere a Londra e vestire quella del West Ham.

Nella sua carriera ha avuto modo di giocare anche in Germania con il Colonia e di tornare in Francia, dopo l’esperienza iniziale al Metz, per mettersi in mostra con il Lens, ma le sue migliori prestazioni furono a livello di club in Turchia con Galatasaray e Trabzonspor.

A essere ricordato è però prevalentemente con la nazionale, tanto da aver giocato con il Camerun la bellezza di 137 partite, un record ancora oggi imbattuto nella storia dei Leoni indomabili e da quando termino la sua carriera, esclusa una piccola parentesi da c.t. del Ciad, ha dedicato tutta la sua vita per far crescere nuovi talenti camerunensi.

Diverse volte vice del primo allenatore prima di un quadriennio tra il 2018 e il 2022 come allenatore dell’Under 23, compito questo svolto nel migliore dei modi e che gli ha quindi permesso di ritrovarsi in questo momento come nuovo allenatore della nazionale maggiore.

Song ha quindi dovuto prendere per mano la propria nazionale, compito decisamente non facile anche perché il clima in questo momento è infuocato attorno alla squadra e qualsiasi passo falso verrebbe visto davvero in malo modo.

Rigobert Song è pronto però a questa nuova e stimolante avventura e la sua fama da leader e da duro lo aiuteranno sicuramente a far crescere ancora di più i ragazzi che si stanno facendo le ossa in casa Camerun.

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