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Categories: Calciomercato

Scaricato dalla Juventus e ora pronto al ritorno: Allegri rivuole il suo pupillo

La Juve ogni tanto viene ingannata da qualche scelta errata dei suoi tecnici, ma Allegri è pronto a rimediare e a riportarlo a Torino.

Ci sono stati diversi casi in cui giocatori di primo livello non venissero perfettamente capiti da allenatori o dirigenti che hanno così deciso di disfarsi di loro davvero molto presto per poi pentirsene amaramente e in certi casi la voglia di rimediare al pasticcio è stata tale che si è deciso di riportare a casa quei giocatori che ormai erano stati abbandonati.

Max Allegri aveva spinto tanto per far arrivare a Torino un giocatore dalle grandi qualità al centro del campo, ma purtroppo con il suo addio non è stato più capito da Maurizio Sarri che ha così deciso di allontanarlo dando così un grande dispiacere a tutto il popolo bianconero, ma ora è tempo di rimediare.

Massimiliano Allegri Juventus (Ansa)

La Juventus è sempre stata una delle squadre più attive sul mercato e in particolar modo non ha perso d’occhio nessun parametro zero, in particolar modo quando a capo della dirigenza bianconera vi era Beppe Marotta, uomo ancora oggi estremamente rimpianto in quel di Torino.

L’attuale direttore sportivo dell’Inter ci aveva visto lungo in tantissime circostanze, riuscendo ad accaparrarsi i migliori giocatori a parametro zero per poter formare così una grandissima Juventus e uno dei suoi ultimi colpi, poco prima che arrivasse la clamorosa notizia del suo addio a Torino, fu quello di Emre Can.

Il tedesco di origine turca era in scadenza contrattuale con il Liverpool e aveva trovato un accordo proprio con la Signora prima che questi riuscì addirittura a segnare una rete nella finale di Champions League contro il Real Madrid, facendo salire ancora di più il prezzo e la valutazione.

L’acquisito fu perfetto e dopo pochi mesi di adattamento, Emre Can divenne uno dei giocatori centrali del progetto di Allegri riuscendo a governare la linea mediana e diventando il perfetto erede di un Khedira ormai non più giovanissimo.

Con Maurizio Sarri le cose però sono precipitate, tanto è vero che già a inizio anno fu praticamente messo fuori rosa non venendo inserito in lista Champions e a nulla servirono alcune sue presenze in campionato, per lui l’avventura a Torino era finita per iniziare quella in Germania con il Borussia Dortmund.

Allegri però non ha mai dimenticato quel giocatore che gli aveva permesso anche delle importanti variazioni tattiche durante la partita e in quel modo, Emre Can ha saputo dimostrare tutta la sua straordinaria qualità in mezzo al campo e non solo.

Emre Can, da centrocampista a libero difensivo per volere di Allegri

Allegri è stato uno di quegli allenatori che nel corso della sua brillante carriera non ha mai avuto paura nel cercare di creare nuovi ruoli ai suoi giocatori e quando alla vigilia della determinante gara di Champions contro l’Atletico Madrid venne fuori la notizia di un Emre Can schierato da difensore centrale, nessuno ci volle credere.

Troppo offensive le sue caratteristiche, troppo avanzato per poter giocare in quella posizione, eppure alla fine il vecchio Max ci vide talmente giusto che in tantissime occasioni sia con il Borussia Dortmund che con la Germania venne schierato al centro della difesa.

Emre Can non aveva chiaramente i tempi del grande marcatore, ma sapeva perfettamente come stare in campo in quella posizione e sapeva come far sì che l’azione potesse essere impostata dalle retrovie con estrema qualità e quel giorno nacque un nuovo giocatore.

Allegri lo rivorrebbe di corsa e anche tutta la tifoseria juventina che si era davvero affezionata a quel giorno dalle grandi qualità tecniche e atletiche e non fu un caso che la scelta di venderlo al Borussia Dortmund fu estremamente contestata.

Da quel momento in poi infatti nessuno riuscì più a dare credito a Maurizio Sarri, perché era parso chiaro ed evidente a tutti come il tedesco fosse di un livello superiore rispetto ai vari Bentancur, Rabiot o Ramsey e l’esclusione dell’ex Liverpool si rivelò davvero deleteria per tutto l’ambiente juventino.

In questo momento non si può più sperare di prenderlo a parametro zero come era successo in passato, ma ci vorrà un nell’investimento perché il suo valore in Germania è davvero apprezzato da tutti, ma si proverà lo sforzo economico per arrivare a un grande pupillo del tecnico toscano.

 

 

di
Francesco Domenighini

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