Juventus ed Empoli questa sera si affronteranno al Castellani e Madama deve vendicarsi della sconfitta dell’andata che ancora brucia.
La Juventus è una delle squadre che sta soffrendo più di tutte questo momento della stagione nel quale si gioca in continuazione e con tre pareggi per 1-1 consecutivi è chiaro come il trend debba cambiare già dalla partita di questa sera contro l’Empoli, sfida che ha spesso dimostrato come i toscani siano da sempre stati squadra ostica per i bianconeri.
Nella sua storia recente, gli Azzurri sono ormai una realtà consolidata che ben figura in A e spesso e volentieri domina il campionato di B ed è normale capire il perché, dato che nella sua storia sono stati davvero tanti i giocatori che hanno fatto grandi cose anche con la Juventus.
La Juventus è una delle squadre più amate e apprezzate d’Italia e anche all’interno della Serie A permette a tantissime realtà di poter crescere, grazie a un legame molto stretto che permette così di aiutarle per poter migliorarsi dando giocatori di primo livello e giovani che poi diventeranno ottimi per Madama.
Indubbiamente anche le piccole realtà di provincia hanno tutto l’interesse di avere buoni rapporti con la Juventus, dato che sono proprie le grandi squadre che permettono di concludere affari di un certo livello e che consentono di mantenere pulito e limpido il bilancio.
L’Empoli è una di quelle squadre che più di tutte ha legato in questi anni con la Signora, sia perché è stata un’ottima compagna per accettare i migliori giovani della Primavera torinese che perché ha permesso di arrivare all’acquisto di grandi giocatori che hanno ben figurato in Toscana.
Non ci sono dubbi che sia chiaramente più facile che i giocatori vengano prevalentemente ricordati per il loro passato alla Juventus e a molti dunque può essere sfuggito un incontro ravvicinato con la maglia dell’Empoli e questi infatti sono proprio cinque giocatori che hanno giocato per entrambe le squadre e che probabilmente però non ricordavi.
Cinque ex Juventus Empoli: Almiron, Birindelli, Giovinco, Marchisio, Piccolo
Sono stati davvero tanti i giocatori che hanno giocato per entrambe le squadre, ma uno dei più noti e che ha scritto pagine memorabili della storia juventina è stato sicuramente Alessandro Birindelli, vera e propria icona della squadra di Marcello Lippi.
Il terzino toscano è sempre stato dannatamente amato per la sua enorme dedizione alla causa e per stato a tutti gli effetti uno di quei giocatori sul quale era sempre possibile contare, ma pochi sanno che la sua carriera iniziò proprio in quel di Empoli dove disputò oltre 100 partite.
Con la Juventus viene ricordato in particolar modo per essere stato l’unico assieme ad Alessandro Del Piero ad aver segnato in finale contro il Milan il rigore a Manchester.
Chi invece ha fatto molto bene a Empoli tanto da guadagnarsi la chiamata di Madama era stato l’argentino Sergio Bernardo Almiron, che arrivò a Torino con grandi credenziali e con la speranza che potesse diventare una colonna bianconera, ma ben presto si rivelò un fallimento.
Il giocatore che aveva incantato al Castellani non c’era più e dopo soli sei mesi a Torino venne veduto al Monaco per poi continuare la sua carriera ben lontana dalla Juventus dato il suo pessimo rapporto con dirigenza e tifoseria.
Nello stesso anno in cui arrivò Almiron, la Juventus mandò in Toscana a farsi le ossa ben tre giocatori che ebbero una storia molto particolare e tutti e tre estremamente diversa.
Il meno fortunato fu sicuramente Felice Piccolo che a Empoli mostrò tutti i suoi limiti e dopo aver esordito in Serie B nella stagione precedente con la Signora venne definitivamente considerato come un giocatore non adatto a certi palcoscenici.
Come via di mezzo ci fu Sebastian Giovinco che tornò alla Juve dopo l’ottima parantesi toscana, ma per due anni non riuscì a convincere la dirigenza che lo vendette al Parma, salvo poi ricomprarlo, non riuscendo però più a spiccare il volo e venendo così venduto a Toronto.
Il migliore di tutti è stato però senza ombra di dubbio Claudio Marchisio che sfruttò nel migliore dei modi il suo passaggio a Empoli risultando anche in Azzurro uno dei migliori centrocampisti del campionato e tornando alla Juventus disputò una serie incredibili di partite ad altissimo livello, diventandone una bandiera per ben 10 anni.