Gianluca Zambrotta è stato uno dei terzini più forti nella storia d’Italia, ma un suo fallo ha rischiato di causare danni irreparabili.
La Juventus è una squadra che nel suo organico ha sempre avuto una grandissima quantità di campioni e Gianluca Zambrotta è sicuramente uno di questi, ma in una situazione è stato davvero poco simpatico nei confronti della Signora mettendosi in mostra con un fallo che ha rischiato di avere conseguenze molto peggiori.
Quando si parla dei migliori terzini nella storia del calcio italiano è impossibile non pensare a Gianluca Zambrotta come uno degli elementi più importanti di sempre nella storia Azzurra
Il difensore comasco è stato in grado di trasformarsi nel corso del tempo da ala pura fino a terzino di spinta, capace di giocare senza il minimo problema sia a destra che a sinistra e questo ha fatto sì che venisse ampiamente amato e apprezzato da tutti gli allenatori che hanno potuto lavorare con lui.
Zambrotta è stata una delle colonne nella Juventus di Ancelotti, Lippi 2 e Capello, ma purtroppo è anche ricordato come uno di quei calciatori che mollò la barca bianconera quando questa stava affondando in Serie B.
Il passaggio al Barcellona non fu mai perdonato e ancora meno lo fu il suo ritorno in Italia nel 2008 quando tornò per vestire la maglia del Milan, una delle squadre più odiate in assoluto dal popolo bianconero.
Nel suo primo scontro diretto contro la sua ex squadra all’Olimpico di Torino si trova a dover affrontare una Juventus in stato di grazia e con un Amauri in forma strepitosa che segnò una doppietta e nel finale di partita ai rossoneri saltarono i nervi.
Zambrotta si rese protagonista di un bruttissimo fallo nei confronti di Paolo De Ceglie, dopo che questi lo aveva saltato di netto sulla fascia sinistra e il campione del mondo lo stese davvero con un bruttissimo intervento.
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Essendo già ammonito, l’arbitro scelse di estrarre un secondo giallo forse più per rispetto del grande passato del terzino più che per la reale entità dell’intervento che era sicuramente da espulsione diretta.
Gianluca Zambrotta e il cambio di ruolo con Marcello Lippi
Zambrotta non è però solamente stato un giocatore capace di fare interventi killer, anzi in realtà è sempre stato ricordato come un giocatore tutt’altro che violento e cattivo e con la Juventus visse senza dubbio i suoi anni migliori.
Quando venne acquistato dal Bari il suo ruolo era semplicemente quello di esterno alto di centrocampo, ma secondo molti non era adatto per poter spiccare il volo in una grande squadra e quel ruolo poteva essere adatto solo in realtà di provincia.
A volerlo ancora alla Juventus fu Marcello Lippi che capì perfettamente le sue caratteristiche e così lo arretrò in difesa, permettendogli di correre a tutta fascia e di poter partire dalla retroguardia, migliorando anche non di poco le sua abilità in fase di copertura.
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Zambrotta ha saputo così diventare ben presto un punto fermo anche della nazionale italiana, riuscendo a imporsi in entrambi i ruoli, prevalentemente a sinistra con Giovanni Trapattoni data la presenza di Christian Panucci, mentre con il mentore Lippi andò a destra per l’esplosione di Fabio Grosso.
I bianconeri hanno così potuto contare davvero un grandissimo campione per molti anni e come si sa, il tempo lava via tutte le ferite e dunque a Torino hanno perdonato ampiamente quella sua fuga per andare a Barcellona dopo la retrocessione e hanno perdonato anche quel passaggio al Milan con tanto di fallo killer ai danni del povero De Ceglie.