Nicklas Bendtner è stato uno dei giocatori in grado di vincere uno Scudetto con la Juve seppur non sia riuscito a lasciare il segno.
L’avventura di Nicklas Bendtner con la Juventus è sicuramente stata molto particolare e travagliata e non è un caso che in bianconero sia ricordato più per le bravate durante la sua vita torinese che per le giocate in campo, ma nessuno si aspettava una fine così ingloriosa.
In età giovanile, Nicklas Bendtner era considerato come uno dei sicuri talenti del calcio del futuro e già da ragazzino con la prima squadra dell’Arsenal era stato in grado di mettersi in mostra con grandi giocate e mettendosi a disposizione di Wenger.
Il problema di Bendtner è sempre stato però un carattere decisamente poco gestibile e troppo spesso fuori dalle righe, per usare un eufemismo.
Non sono infatti state rare le risse con i suoi compagni di squadra, in particolare con Emmanuel Adebayor, quello con cui doveva fare coppia in attacco per diversi anni con la maglia Gunners, portando così la società a un autentico aut aut.
Bendtner è stato uno di quei giocatori capaci di tradire le aspettative e anche quando arrivò alla Juventus, totalmente a caso data la mancata buona riuscita dell’affare legato a Dimitar Berbatov, non è stato in grado di far vedere il proprio talento.
Antonio Conte non gli ha mai dato grande spazio e quando è sceso in campo non ha mai fatto nemmeno niente per meritarsi la conferma e così dopo un solo triste anno è stato costretto a lasciare Torino.
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Da quel momento in poi la sua vita è diventata però un vero e proprio calvario, con il campo che è riuscito a dargli qualche soddisfazione soltanto in Norvegia con la maglia del Rosenborg, non certo in un campionato di grande livello.
Nicklas Bendtner tra la galera e il gioco d’azzardo
Come già detto il grande problema di Nicklas Bendtner è sempre stato un carattere davvero troppo spesso sopra le righe che lo ha portato troppe volte a mettersi nei guai
Dopo la Juventus infatti è stato arrestato nella sua Danimarca per aver rotto la mascella a un tassista che lo stava riaccompagnando a casa, probabilmente colpevole di aver fatto qualche insinuazione sulla sua carriera, o semplicemente troppo ubriaco per capire ciò che stesse accadendo.
Bendtner infatti ha avuto diverse volte problemi con l’alcol e soprattutto con il gioco d’azzardo, tanto che lui stesso ha dichiarato di giocare con i professionisti fin da quando aveva 19 anni e di aver perso nella propria vita una somma vicina alle 6 milioni di sterline, una cifra davvero pazzesca.
Nicklas dunque ha perso completamente le redini della propria vita da troppo tempo e anche la nazionale danese, che sempre ha provato a dargli un’occasione, nel 2018 ha deciso di lasciar perdere non convocandolo al Mondiali di Russia, escludendolo così definitivamente.
È stato dunque uno dei grandi rimpianti del calcio europeo e di lui si ricorderanno sempre con piacere i grandi inizi con l’Arsenal, dove dimostrava grande classe e piedi buoni per un gigante come lui, e quella grande doppietta al Portogallo a Euro 2012.
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In Italia è diventato ben presto un idolo dei social e di tutte quelle pagine che si divertono a prendere in giro, bonariamente, i giocatori che riescono a giocare davvero poco soprannominandolo Lord per quella sua postura quasi nobiliare e forse per quegli eccessi che molto spesso appartengono al mondo di chi è nato con sangue blu nelle vene.