Max Allegri ha sempre avuto un’idea di calcio molto difensivista e per questo in certi casi ha avuto grossi screzi con i suoi calciatori.
Il pareggio tra Juventus e Torino non ha decisamente fatto contento nessuno nell’ambiente bianconero ed è normale infatti come le critiche siano piovute tutte su Max Allegri, reo di aver scelto di abbassare troppo la squadra, quando forse era il caso di spingere sull’acceleratore.
Non è stata certamente la miglior Juventus della stagione quella che si è vista nell’anticipo del venerdì sera contro il Torino, con il trio delle meraviglie Vlahovic, Morata e Dybala che aveva decisamente le cartucce scariche.
Il serbo non ha saputo incidere come ci si aspettava, ma dopo l’1-0 firmato da De Ligt c’era la sensazione che la squadra potesse comunque portare a casa la vittoria, ma quel punto qualcosa nel meccanismo si è rotto.
Allegri non ha più cercato di attaccare, ma solamente di difendersi, ma lo ha fatto decisamente troppo presto, perché il cambio di Dybala con McKennie a inizio ripresa è stata una vera e propria mazzata per le sorti offensive della Signora.
Il Torino ha capito di aver di fronte un leone ferito e soprattutto impaurito e sono bastati solamente dieci minuti al Gallo Belotti per poter pareggiare, quando ormai la frittata era fatta.
La scelta ancora più assurda è stata quando si è cercato quasi di difendere il pareggio, dato che i cugini granata stavano sempre di più alzando il baricentro e così Allegri ha scelto di togliere anche Vlahovic per inserire Kean, lasciando così l’ex Paris Saint Germain e Morata come coppia d’attacco.
Calciomercato Juventus, de Ligt diventa un problema: Allegri ha perso la pazienza
In questo caso è tornato alla mente quello che Carlos Tevez disse ad Allegri durante una sostituzione simile in occasione della fondamentale semifinale di Champions League contro il Real Madrid, con l’Apache che venne sostituito pur essendo il migliore in campo per inserire Pereyra e all’uscita dal campo fu normale per lui definirlo “Ca**n“, che in italiano si può tradurre come…fifone.
Il passo indietro della Juve di Allegri nel derby con il Toro
Allegri aveva sempre cercato di abbassare gli entusiasmi dopo i bei successi contro Verona e Sassuolo, tanto che qualcuno aveva addirittura parlato di possibile lotta Scudetto per Madama, con il tecnico toscano che ha sempre ribadito che l’obbiettivo era solamente l’ingresso in Champions.
Le ultime due partite hanno ampiamente confermato questa tesi, infatti con l’Atalanta il pareggio è arrivato solamente a tempo scaduto e questo crollo con il Toro in casa, più nel gioco che nel risultato, è davvero preoccupante.
La Signora già da domani rischia di uscire dalle prime quattro posizione, superata proprio dai bergamaschi che potrebbero superare i bianconeri nonostante una partita in meno con il rischio che possano prendere il largo.
Era indubbiamente giusto mantenere i toni bassi e non pensare che tutti i problemi fossero spariti grazie agli arrivi di Zakaria e Vlahovic, ma non si può nemmeno negare che la Juventus sia salita di livello e dunque servirebbe un minimo di coraggio in più.
Calciomercato Juventus, de Ligt diventa un problema: Allegri ha perso la pazienza
Sostituire Dybala per inserire McKennie è un chiaro e netto segnale di resa, un atteggiamento che non può essere certo da Juventus e da una squadra che vuole entrare in Champions per poi tornare a vincere dalla prossima stagione.
Il lavoro è ancora tanto, ma la stagione sta volgendo al termine e in settimana c’è la delicatissima sfida contro il Villarreal e in Champions League a vincere e a passare sono solamente chi ha coraggio e chi non ha paura di osare.