Massimiliano Allegri è un grande allenatore che sa anche i momenti giusti per intervenire ed evitare che la situazione possa peggiorare.
La Juventus ha in Max Allegri uno dei migliori allenatori possibili sulla piazza e il toscano ha sicuramente dimostrato in questi anni tutto il suo valore e in un caso è riuscito addirittura a separare due giocatori che ormai erano pronti a una rissa sicura.
Massimiliano Allegri è uno dei tecnici più amati di sempre nella storia della Juventus grazie alla sua enorme quantità di titoli vinti e anche per quelle di Champions League che sono state perse davvero per un non nulla.
Il toscano ha dimostrato in tantissime occasioni tutto il suo valore non solo tecnico e sportivo, ma anche umano, difendendo sempre a spada tratta il proprio lavoro e quello dei suoi collaboratori e giocatori.
Non si è mai nascosto di fronte alle critiche e anzi ha sempre cercato di ribattere colpo su colpo dimostrando come la sua capacità sia anche da un punto di vista lessicale.
Di partite ad altissimo tasso di emotività Allegri ne ha vissute davvero tantissime e una di quelle più sentite è stata senza dubbio la sfida di Torino contro la Roma dell’ottobre del 2014, partita che venne risolta solo negli ultimi minuti da un gol molto contestato di Bonucci che permise alla Signora di vincere per 3-2.
A fine partita i giocatori romanisti erano veramente inviperiti con l’arbitro e di conseguenza, non potendo sfogare le proprie frustrazioni sul direttore di gara, molti giocatori della Lupa scelsero di rifarsi con i colleghi juventini, rei di essere stati aiutati e quindi complici di quella farsa.
A perdere più di tutti le staffe fu Manolas che in un contrasto verso la linea laterale con Morata, i due finirono per spingersi fuori dal campo con il greco che con gli occhi assetati di sangue si scagliò violentemente contro lo spagnolo.
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Fortunatamente intervenne Max Allegri che divise i due evitando decisamente il peggio e facendo in modo che non scoppiasse una rissa che avrebbe fatto in ben poco tempo il giro del pianeta.
Max Allegri smorza i toni in campo ma non negli studi
Allegri è sicuramente uno degli allenatori più amati ed apprezzati nel panorama calcistico italiano, anche se sono ancora in molti a non apprezzare il suo modo di giocare molto “resultadista“, come venivano chiamati a fine anni ’60 i successi dell’Estudiantes de La Plata e negli anni ’70 quelli dell’Independiente di Avellaneda.
Il toscano non ha però mai nascosto il suo grande credo tattico, ovvero che prima di qualsiasi forma di spettacolo o di gioco frizzantino sia fondamentale pensare al risultato e al successo e questo lo ha portato a diversi scontri.
I più famosi sono stati quelli con Arrigo Sacchi, con Allegri che non si risparmiò nell’affermare che il tecnico romagnolo fosse una di quelle persona da ascoltare i propri consigli solamente per fare poi il contrario, ma quello più epico fu con Lele Adani.
L’apice arrivò nel 2018 al termine di un Inter-Juventus vinto con grande sofferenza per 2-3 dai bianconeri, con il difensore ex Inter che criticò l’atteggiamento troppo rinunciatario fino alla fine e che la Signora avesse segnato con gol scolastici.
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Allegri allora spiegò come il male del calcio fossero tutti questi presunti teorici che vogliono complicare il calcio e mentre stava parlando venne interrotto ancora dall’emiliano subendo un secco:” Stai zitto“.
Da allora i rapporti tra i due sono stati sempre a dir poco ostili, con Adani che non ha perso occasione di criticare il tecnico bianconero, ma su questo Allegri si è sempre rivelato superiore e ha continuato sulla sua strada sempre vincente e coerente.