Passare da campioni dopo un lungo digiuno a perdere contro dei dilettanti fa male e in Brasile i tifosi non l’hanno presa davvero male.
In Brasile c’è sempre stato grande equilibrio tra le varie squadre, in particolar modo al vertice con i campioni nazionali che sono spesso cambiati con grande frequenza, ma nessuno si sarebbe mai aspettato un risultato come quello di ieri sera che ha gettato nello sconforto i tifosi
L‘Atletico Mineiro è riuscito in questa stagione a vincere il Brasileirao per la seconda volta nella sua storia dopo un digiuno durante esattamente la bellezza di 50 anni.
Il Galo ha potuto così tornare in piazza a festeggiare ridando a Belo Horizonte una centralità che mancava dai tempi del Cruzeiro pluricampione circa una decina di anni fa e ora sprofondato in Serie B.
Gli acquisti dell’Atletico Mineiro sono stati di prima scelta nel corso di queste ultime stagioni e su tutti si è elevato Hulk, campione che ha ritrovato i giusti stimoli e la potenza dei tempi migliori proprio con la maglia bianconera.
L’addio del grandioso tecnico Cuca ha però portato con sé diversi problemi all’interno della rosa e il Mineirao sta portando ad alcuni e inattesi problemi.
Non è ancora l’Atletico Mineiro migliore, ma comunque ha già potuto schierare giocatori di primo livello come l’ex Roma e Inter Dodò e contro i dilettanti dell’URT non ci sembravano problemi.
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Il piccolissimo stadio ha però regalato una serata incredibile ai biancoblu che hanno messo sotto per diversi minuti i campioni in carica e sono riusciti addirittura a vincere, ottenendo così il primo successo in campionato e contemporaneamente causando la prima sconfitta all’Atletico Mineiro che ha perso il primo posto in favore del Cruzeiro.
La favola URT, un sogno di lavoratori prestati al calcio
Il calcio brasiliano si divide in quattro serie professionistiche con le varie squadre che si affrontano a livello nazionale dalla A alla D e poi ci sono i vari tornei federali, come se in Italia esistessero dei campionati con le migliori squadre regionali, molto sentiti da tutti.
Inutile dire che le grandi città come Rio de Janeiro, Porto Alegre, San Paolo e Belo Horizonte sono anche la terra dei campionati più sentiti, perché capita spesso che le finali possano essere un assaggio di ciò che accadrà poi nel campionato nazionale.
Per arrivare però a dodici, questo il numero prevalentemente scelto dai vari Stati, bisogna aggiungere dai vari campionati e succede che come in quello Mineiro non tutte siano squadre di livello nazionale, come appunto l’URT.
Il nome della squadra è l’acronimo di Uniao Recreativa dos Trabalhadores, ovvero un sodalizio creato unicamente per poter dare ristoro e svago ai lavoratori delle fabbriche di Belo Horizonte senza avere particolare interesse per una particolare crescita.
La squadra a livello statale ha anche dimostrato delle buone qualità, ma quest’anno non gliene stava andando bene una, con un solo pareggio in quattro partite e solo sconfitte, con l’incubo della retrocessione in Serie B Mineira.
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La vittoria di ieri sera contro l’Atletico Mineiro è però da scrivere a lettere cubitali nella storia del club, dato che mai prima d’ora i biancoblu erano riusciti a battere il Galo, dopo le due sconfitte del 2020 e del 2021, uniche altre due stagioni nel quale il piccolo URT si trovava in prima serie Mineira.
Una serata davvero epica per il piccolo club del dopo lavoro di Belo Horizonte, mentre una pagina di grande vergogna e umiliazione per un Atletico Mineiro che in questa stagione punta a imporsi anche in Copa Libertadores.