Lutto nel calcio: dramma in campo, competizione sospesa (Video)

Il mondo del calcio ha purtroppo vissuto diverse tragedie, ma una è stata purtroppo quella più drammatica e dolorosa di tutte nella storia.

Quando si incontra la crudele morte è sempre veramente difficile da accettarla, soprattutto quando si sta parlando di ragazzi giovani, sportivi che sembrano sprizzare salute da tutti i pori e che rappresentano il massimo dell’ambizione, ma il lutto è sempre dietro l’angolo.

Marc Vivien Foé (GettyImages)
Marc Vivien Foé (GettyImages)

Il mondo del calcio viene spesso visto come una realtà a sé stante, staccata da qualsiasi possibile collegamento con la vita quotidiana di tutti i giorni e dunque non è per nulla facile riuscire a trovare punti di contatto con esso.

Purtroppo a unire tutti gli esseri umani del mondo è la triste morte che prima o poi colpirà ognuno di noi e questa è malauguratamente l’unica certezza della nostra esistenza.

I calciatori, così come tutti gli sportivi, sono tra gli individui che sembrano sprizzare più energia di tutti, controllati e seguiti dai migliori medici del mondo e pronti per poter essere da esempio per milioni di giovani in tutto il mondo.

Alle volte però succedono dei veri e propri drammi che non possono essere capiti e giustificati e uno di questi è stato senza dubbio quello più eclatante che ha coinvolto Marc Vivien Foé.

In Francia si stava giocando la Confederations Cup 2003, torneo che dava la possibilità ai vari vincitori dei massimi tornei per nazioni di sfidarsi e il Camerun rappresentava l’Africa contro la Colombia, vincitrice della Copa América nel 2001.

La partita permetteva di accedere alla finalissima contro la Francia e c’era grande attesa per la sfida, ma purtroppo fu qualcos’altro a caratterizzare la gara.

Al 72′ della semifinale Marc Vivien Foé cadde a terra perdendo i sensi e i compagni assieme agli avversari cercarono in tutti i modi di rianimarlo per farlo riprendere, ma fu tragicamente tutto inutile.

Già dal campo era chiaro come le sue condizioni fossero critiche, con gli occhi aperti che si stavano pian piano spegnendo e dopo un’ora di rianimazione andata nel peggiore dei modi arrivò la triste conferma della morte.

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Fu la partita più importante nella storia del calcio a dover drammaticamente assistere a una morte in campo, evento che segnò tremendamente quella competizione e a nulla servì il passaggio in finale del Camerun per consolare i giocatori distrutti dal dolore.

La carriera stroncata a Lione di Marc Vivien Foé

Foé era un centrocampista dall’ottima tecnica e dalle buone qualità, ma era soprattutto un combattente, uno che metteva tutto sé stesso in campo cercando di non mollare mai e queste sue qualità gli avevano permesso di essere molto amato.

In carriera iniziò con il Lens, dove vinse una Ligue 1 nel 1998, prima di viaggiare in Inghilterra e mostrare ottime qualità anche al West Ham dove a quel punto poté spiccare il volo.

Il ritorno in Francia fu di primissimo livello con il Lione che stava creando la corazzata che avrebbe dominato il calcio transalpino e nel 2002 vinse la sua seconda Ligue 1 così da poter tornare in Inghilterra in quel Manchester City che stava cercando di tornare grande.

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Con i Citizens disputò una stagione da assoluto protagonista, ma fu anche disgraziatamente l’ultima, perché morì con addosso la maglia del suo Camerun, della sua nazionale dei Leoni con la quale aveva vinto ben due Coppe d’Africa nel 2000 e nel 2002, ma ormai non c’era più nulla da fare.

Aveva soli 28 anni quando se ne andò, ironia e beffarda sorte, proprio alla Gerland di Lione, quello stadio che lo aveva tanto amato.

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