La partita di Coppa Italia tra Juventus e Sassuolo permetterà di accedere alle semifinali e per qualcuno sarà uno scontro davvero speciale.
La Juventus è la grande favorita della partita di stasera contro il Sassuolo e i bianconeri hanno tutta l’intenzione di rimanere ancora i campioni in carica della Coppa Italia e diventa così di primaria importanza non fare passi falsi contro gli emiliani che hanno avuto in rosa diversi ex della Signora.
Questa sera tra Juventus e Sassuolo ci sarà una grande notte di calcio italiano tra due squadre che giocano in maniera molto diversa, più accorta e attenta in fase difensiva la Signora, molto più aperta e con idee offensive i neroverdi.
Allegri e Dionisi sono sicuramente due grandi tecnici pur con idee e opinioni calcistiche diverse e per questo motivo il risultato di stasera è tremendamente incerto, nonostante i padroni di casa godano senza dubbio dei favori dei pronostici.
La partita sarà sicuramente molto particolare per Manuel Locatelli, grande ex della sfida che dopo il trascorso negativo con il Milan ha trovato proprio in Emilia l’opportunità per tornare grande e prendersi la Juventus, ma non è il solo ad aver giocato per tutte e due le squadre.
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Diversi giocatori assisteranno alla partita con grande interesse, dato che non sono assolutamente pochi i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie, anche se va detto che per alcuni di loro siamo abbastanza sicuri che non avevate memoria del loro trascorso con entrambe le casacche.
I cinque ex: Aquilani, Ariaudo, Matri, Peluso, Zaza
La Juventus ha avuto in questi anni nel Sassuolo un prezioso alleato in fase di mercato, sia per quanto riguarda gli acquisti che per un discorso relativo alle vendite e non è assolutamente un caso che siano stati veramente tanti i giocatori che hanno vestito entrambe le casacche.
Uno di questi si tratta di Alberto Aquilani, giocatore di grande talento ma anche molto sfortunato che provò la sorte in quel della Torino bianconera nel 2010-11, annata a dir poco disastrosa che lo portò a essere uno dei colpevoli di quel settimo posto.
Riuscì comunque a rimettersi in carreggiata e nel 2017 si volle concedere un’ultima esperienza italiana vestendo proprio la maglia del Sassuolo per sedici partite, senza lasciare il segno, ma diventando così un doppio ex della sfida.
Un altro che assisterà con interesse alla gara di stasera è sicuramente Lorenzo Ariaudo, centrale di difesa cresciuto proprio nel settore giovanile bianconero e che con Claudio Ranieri nella stagione 2008-09 ha avuto modo di debuttare in Serie A, in Coppa Italia e anche nel preliminare di Champions League con l’Artmedia Bratislava.
Purtroppo per lui lo spazio a Torino non c’era e si fece strada in provincia, soprattutto a Cagliari, prima di passare al Sassuolo dove però iniziò la sua fase calante senza riuscire a imporsi come un possibile titolare rimanendo in neroverde davvero poco.
Un gira Italia è stato sicuramente Alessandro Matri che ha saputo farsi amare e apprezzare in qualsiasi piazza abbia messo piede e con la Juventus sarà sempre ricordato come il capocannoniere dello Scudetto del 2012, oltre che preziosa arma anche per il titolo dell’anno successivo.
A Sassuolo ci arrivò a fine carriera, ma per tre stagioni riuscì a ben figurare segnando ancora quattordici reti come giocatore chiamato spesso a gara in corso e furono le sue ultime marcature prima del deludente finale a Brescia.
Un altro che ha fatto prima la Juve e poi il Sassuolo è stato Federico Peluso, terzino dotato di buona qualità in fase di spinta e che ha legato moltissimo il suo nome a entrambe le squadre.
Con la Juventus è riuscito a vincere due Scudetti pur giocando molto poco sotto Antonio Conte, per poi passare in neroverde dal 2014 e giocare ancora oggi, nonostante in questa stagione sia a tutti gli effetti un corpo estraneo della squadra mai sceso in campo e a 38 anni è pronto al ritiro.
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Chiudiamo la carrellata di doppi ex con Simone Zaza, giocatore che non è mai riuscito a compiere il vero e proprio salto di qualità, ma dopo le valanghe di reti ad Ascoli, a Sassuolo riuscì a imporsi come uno dei migliori giovani attaccanti e la Juventus lo prelevò per una stagione e lui ripagò la fiducia con il mitico gol Scudetto di Torino contro il Napoli.