Manuel Locatelli è uno degli elementi più importanti della Juve, ma con il cambio di modulo di Allegri è tempo di trovare nuova posizione.
La Juventus ha rinforzato e non poco la sua squadra, in particolar modo il centrocampo e l’attacco e per poter permettere l’inserimento di Zakaria e Vlahovic è fondamentale un cambio modulo, con Manuel Locatelli che dovrà così provare a cambiare posizione se non vuole rischiare il posto da titolare.
Dopo il grande Europeo disputato con la Nazionale di Roberto Mancini, Manuel Locatelli era diventato uno dei più interessanti e contesi centrocampisti nel panorama calcistico europeo.
Le sue prestazioni di altissimo livello avevano convinto davvero tutti, tanto che erano stati in moltissimi a credere che l’Italia avrebbe continuato a schierarlo anche dopo il rientro dall’infortunio di Verratti, ma a quel punto ha dovuto accontentarsi del ruolo di dodicesimo, svolto alla grande.
L’unico punto negativo della sua avventura fu il calcio di rigore sbagliato in semifinale contro la Spagna e ben parato da Unai Simon, ma per sua fortuna fu senza conseguenze e a Wembley poté alzare la Coppa.
La Juve è così riuscita subito dopo il torneo continentale a strapparlo alla concorrenza e ad acquistarlo dal Sassuolo, riuscendo così ad arrivare a uno degli elementi più interessanti di tutto il panorama calcistico internazionale e le sue prime prestazioni sono state davvero convincenti.
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L’arrivo di Zakaria e la rinascita di Arthur mettono però Locatelli in una scomoda posizione e la squalifica che non gli ha permesso di giocare contro il Verona ha fatto risalire anche le quotazioni di Rabiot, rendendo adesso molto complicata l’intoccabiltà dell’ex milanista.
Manuel Locatelli pronto a diventare interno di centrocampo
Con la grande quantità di problemi fisici di Arthur e una serie di compagni non proprio considerati pienamente da Juventus, Manuel Locatelli è stato per tutto il girone d’andata il faro del centrocampo della Signora, svolgendo a tutti gli effetti il ruolo del regista che doveva dettare i tempi.
Il passaggio però dal 4-4-2 al 4-3-3 potrebbe fargli perdere quella centralità, per spostarlo come interno in modo tale da permettere ad Allegri di utilizzare dal primo minuto tutti i migliori elementi della mediana.
L’unico che per caratteristiche tecniche non può spostarsi dal centro è il brasiliano Arthur, troppo lento e con scarsa capacità di inserimento per poter fare l’interno, ma dotato di grandissima intelligenza tattica che gli permette di dettare i tempi, velocizzare o rallentare l’azione in base alla necessità del momento.
Dall’altro lato c’è Denis Zakaria che è già molto più flessibile da quel punto di vista, ma con Arthur e Locatelli sarà regista soltanto in caso di estrema necessità e con la sua abilità nell’interrompere l’azione avversaria, oltre che di ripartenza è l’uomo che può dare equilibrio.
Locatelli dunque tornerebbe a svolgere quel ruolo da secondo playmaker che aveva già in Nazionale quando doveva stare ai ritmi e ai tempi dettati da Jorginho e l’ex Sassuolo ha così potuto dimostrare tutta la sua abilità non solo in fase d’impostazione, ma anche grandi capacità di inserimento, come in occasione del primo gol contro la Svizzera.
Allegri sta seriamente pensando se schierarlo in quel ruolo o continuare a dare fiducia all’ottimo Rabiot visto contro il Verona, dato che il francese si trova perfettamente a suo agio in quel ruolo, e far partire così una staffetta tra Locatelli e Arthur in cabina di regia.
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In questo momento l’ex Milan è però fondamentale dato come il brasiliano debba ancora dimostrare affidabilità dal punto di vista fisico e avere in rosa un giocatore così forte e completo nel poter svolgere questi due ruoli è di grande e assoluta importanza, con Locatelli che sarà sicuramente un pilastro della Juve che verrà.