Le soste per le nazionali rischiano sempre di portarsi dietro strascichi molto pericolosi e Wenston McKennie ha davvero vissuto un incubo.
Alle volte sembra davvero impossibile credere che gente pagata per organizzare possa cadere in simili errori che possono portare a problemi fisici per i giocatori e Wenston McKennie ha vissuto veramente una giornata dal doppio volto.
In questo weekend c’è stata la sosta per le qualificazioni al Mondiale, dove hanno giocato in tutti i continenti meno che in Europa, perché era troppo difficile fare semifinali a gennaio e finali a marzo, ma l’Uefa ha valutato molto meglio fare due gare che possono cambiare le sorti delle nazionali in tempo zero.
In Nord America si è però giocato in condizioni davvero ai limiti dell’impossibile, con gli Stati Uniti che non vogliono correre minimamente il rischio di non andare per la seconda edizione consecutiva e che hanno dunque fatto di tutto per mettere in crisi l’Honduras.
La nazione centroamericana vive chiaramente in condizioni climatiche molto calde e la scelta della federazione statunitense è stata quella di giocare di sera alla Allianz Field di Saint Paul in Minnesota con un piccolo e insignificante problema.
In inverno questo è uno degli stati più freddi di tutto l’immensa nazione nordamericana e la partita è stata giocata addirittura a -25 gradi, una temperatura che ha lasciato davvero tutti i giocatori in condizioni disastrose.
Gli Stati Uniti hanno sì vinto la partita, con lo juventino McKennie che ha sbloccato il risultato dopo soli otto minuti con un perfetto colpo di testa che si è infilato all’angolino su perfetto cross su punizione di Acosta, ma le condizioni dei giocatori in campo è stata davvero clamorosa.
I giocatori dell’Honduras hanno dovuto subire una terapia per non andare in ipotermia, una condizione dunque davvero ai limiti delle condizioni umane.
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Gli Usa hanno poi portato addirittura a tre le reti di vantaggio, grazie a Walker Zimmerman e Christian Pulisic, vittoria che ha permesso agli States di avvicinarsi moltissimo a Qatar, ma la scelta ha avuto delle conseguenza.
McKennie salta Juventus-Verona
La scelta di giocare in condizioni davvero disumane ha portato anche l’aereo a rinviare la partenza da Saint Paul a Torino e infatti Wenston McKennie arriverà proprio all’ultimo momento rischiando seriamente di non essere presente in Piemonte per la sfida con il Verona.
Lo statunitense avrebbe avuto una grande occasione per poter giocare data la squalifica di Manuel Locatelli, ma le condizioni nelle quali ha giocato la gara di qualificazione al Mondiale sono state davvero impossibili e anche se dovesse essere a disposizione di Allegri.
Max si è lamentato in diverse occasioni della situazione legata alle nazionali e con questo caso McKennie il tecnico livornese non sarà sicuramente contento della situazione e non lo sarà nemmeno l’ex Schalke.
In questo momento, con l’arrivo di Denis Zakaria, sarà di fondamentale importanza non fallire nessuna occasione per poter mettersi in mostra dato che la concorrenza è accresciuta e non poco.
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McKennie inoltre dovrà trovare una nuova soluzione tattica, dato che nel 4-4-2 aveva trovato la sua dimensione giocando da esterno dei quattro, mentre ora dovrà rivedersi come interno provando a scalare le gerarchie.
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Nel mezzo forse qualcuno negli Stati Uniti si sarà reso conto che l’organizzazione poteva essere decisamente migliore e a Saint Paul ci saranno tante altre occasioni per poter giocare e far vedere del buon calcio nel Minnesota.