Gianni Agnelli fu una delle figure più influenti non solo per la Juventus, ma per tutta l’Italia del ‘900 e la sua morte è stata onorata.
Lo stile e la classe dell’Avvocato Agnelli sono state un’icona assoluta per tutta l’Italia che ha visto in lui una splendida figura che desse speranza dopo gli anni della Guerra e lui era un amante delle bellezza e così, un suo grande idolo, gli ha reso omaggio.
La Juventus è da sempre legata alla famiglia Agnelli e chi meglio dell’Avvocato ha saputo incarnare quanto di meglio abbia rappresentata questo cognome storico per l’Italia.
Il suo modo di fare, la sua eleganza e, perché no, anche qualche eccesso che non guasta mai lo hanno reso davvero immortale agli occhi di tutto il mondo, non solo del Belpaese diventando un simbolo di stile.
Il 24 gennaio del 2003, quando esalò l’ultimo respiro, fu un vero e proprio giorno di lutto per tutta la nazione, non solo per la Juventus che solamente due giorni dopo avrebbe dovuto giocare la partita casalinga contro il Piacenza.
Qualcuno pensò che sarebbe stato giusto rinviare la gara, ma alla fine i bianconeri scelsero di ricordare il loro straordinario simbolo nell’unico modo che sapevano, ovvero disputare una partita di livello e regalare perle e magie che sarebbero sicuramente state apprezzate dall’Avvocato ormai in cielo.
La curva della Juventus regalò uno striscione da brividi in ricordo dell’Avvocato e quando si iniziò si capì fin da subito come sarebbe andata la partita.
Dopo soli nove minuti Gianluca Zambrotta crossò dalla sinistra per Alessandro Del Piero che si liberò della marcatura dei difensori avversari e salì in cielo per una deviazione incredibile di tacco esterno destro, mettendo la palla sul secondo palo e rendendo impossibile l’intervento del portiere Orlandoni.
Ad applaudire furono anche i giocatori emiliani d’innanzi a una rete da Pinturicchio, da vero e proprio artista del pallone come lo amava chiamare proprio l’Avvocato.
Del Piero, dieci anni fa un ricordo indelebile: quante lacrime (Video)
A fine primo tempo la gara si concluse con un altro capolavoro, con Pavel Nedved che superò con un dribbling in corsa fantastico il povero Boselli e calciò a botta sicura, con Orlandoni che fu bravo a respingere il primo tiro, ma sulla respinta il cucchiaio del ceco valse il definitivo 2-0.
Gianni Agnelli ha amato più della sua stessa vita la Juventus e i colori bianconeri e per lui la cosa più bella su un campo da calcio era la tecnica e il gesto atletico, per quello adorava i numeri dieci, tanto da coniarne diversi soprannomi.
Il primo della lista fu il Cabezon Omar Sivori che venne ribattezzato “Il Vizio“, quasi a dimostrare come la sua classe alle volte era fine a sé stessa, ma quanta bellezza per gli occhi.
Un grande invece degli anni ’80 è stato il polacco Boniek, definito il “Bello di notte“, dato che le sue migliori prestazioni arrivavano spesso e volentieri nelle Coppe europee proprio quando i riflettori splendevano sulla sua chioma.
Gli artisti però erano i suoi grandi preferiti, soprattutto per i campioni degli anni ’90, così se Del Piero era Pinturicchio, Robert Baggio divenne Raffaello e Gianluca Vialli Michelangelo della Cappella Sistina.
25 gennaio 1998: il capolavoro senza tempo di Zinedine Zidane (Video)
Non mancarono però anche le critiche sottilmente velate, infatti il Divin Codino venne anche ribattezzato un “Bel 9,5“, il tutto per rispondere a una domanda sul suo ruolo, ma anche perché forse non era pienamente nelle sue grazie, mentre fu categorico quando Zidane venne venduto al Real Madrid definendolo “Più bello che utile“.
Insomma un uomo d’altri tempi che ha segnato per sempre la storia d’Italia e la storia della Juventus.
Uno scenario di mercato imprevisto quello che potrebbe concretizzarsi a Gennaio. Coinvolto uno dei big…
Abituato a sperimentare nel suo undici iniziale, Thiago Motta intende stupire ancora una volta in…
In Italia c'è un problema con la giustizia sportiva: è polemica dopo quello che è…
Il calciomercato potrebbe regalare un colpo a sorpresa in vista della prossima sessione di trattative…
La Juventus di Thiago Motta sta incontrando qualche difficoltà di troppo dal punto di vista…
Mancano poco più di due mesi all'inizio della sessione invernale di calciomercato con la Juventus…