Juventus e Fiorentina, quello sgarbo di mercato che fa male ancora oggi

Juventus e Fiorentina non hanno mai potuto pienamente sopportarsi e nel calciomercato hanno avuto davvero tante trattative molto sentite.

L’affare legato alle prestazioni di Dusan Vlahovic ha portato alla mente davvero tanti altri acquisti che ci sono stati tra la Juventus e la Fiorentina, ma uno di questi è stato curioso e non poco, soprattutto perché non è andato a buon fine.

Juventus Fiorentina

La Juventus e la Fiorentina sono rivali giurate, in particolar modo sono i toscani che dal 1982, anno in cui le due squadre lottarono punto a punto per lo Scudetto, non vedo di buon occhio, per usare un eufemismo, i colori bianconeri.

Sono stati davvero tanti i cambi di maglia tra le due squadre, in particolar modo dalla Toscana che hanno preso la strada per il Piemonte, con Roberto Baggio che rimarrà per sempre il nome più clamoroso di tutti.

Dusan Vlahovic si è ufficialmente aggiunto alla lista proprio nella giornata di ieri, ma in passato ci fu davvero una clamorosa svolta di mercato che lasciò tutti a bocca aperta.

Era l’estate del 2012 e sia gigliati che bianconeri cercavano un nuovo attaccante ed entrambi avevano trovato in Dimitar Berbatov, ormai fuori dai piani del Manchester United, come l’uomo giusto per sistemare il reparto offensivo.

A trattare con i Red Deviles era stata la Fiorentina di Della Valle ed era stato trovato un accordo anche con il procuratore del bulgaro Pastorello, tanto è vero che la famiglia marchigiana, mandò addirittura un aereo per poter portare il giocatore in quel di Firenze.

La Juventus però si mise nel mezzo della trattativa e tra le due opzioni il ragazzo ex Tottenham voleva a tutti i costi vestire il bianconero e così, mentre l’aereo ha raggiunto Manchester, l’agente Pastorello e Paratici stavano già brindando dopo un’estenuante trattativa.

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Dal nulla arrivò però Beppe Marotta che disse chiaramente che Berbatov non era ancora arrivato e non era su quell’aereo e quando l’agente chiamò il suo assistito disse che si era fermato a Londra per firmare per il Fulham del suo ex tecnico e amico Martin Jol.

Il mercato era ormai terminato e la Juventus rimase così senza attaccante per una situazione davvero incredibile.

Dimitar Berbatov e i suoi sostituti davvero bizzarri

La Juventus vinse con largo anticipo anche la Serie A 2012-13, nonostante in attacco i problemi fossero stati davvero molti e Berbatov avrebbe potuto rappresentare a tutti gli effetti l’uomo giusto per dare maggiore incisività al reparto offensivo.

Allo United si era dimostrato ottimo cannoniere e marcatore spietato e questo suo particolare atteggiamento lasciò la Juventus in enorme difficoltà, tanto che dovette gettarsi davvero sui primi nomi disponibili.

Dall’Arsenal arrivò in prestito Nicklas Bendtner, attaccante danese dal grande fisico ma dalla classe quantomeno discutibile, ancora molto giovane e che dava ottime prospettive anche se alla fine non riuscì mai a ripagare le attese e in Serie A non segnò mai.

I bianconeri avevano capito ampiamente che lo scandinavo era stato a tutti gli effetti un buco nell’acqua e dalla gioventù passarono all’esperienza nel mercato di gennaio, ma ormai era troppo in là con gli anni.

Dopo i sei mesi di vacanza a Shanghai venne acquistato Nicolas Anelka, attaccante che fece grandi cose ma che a Torino scese in campo solamente in due brevi scampoli di partita, riuscendo solamente a togliersi la soddisfazione di vincere uno Scudetto da spettatore.

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Quello sgarbo di Berbatov costò veramente caro alla Juventus, anche se almeno non limitò la corsa all’oro, mentre la Fiorentina perse la lotta Champions League con il Milan proprio per l’assenza di un cannoniere da venti gol a campionato.

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