27 gennaio 2016: la sua notte magica, tornerà mai così? (Video)

Il 27 gennaio di sei anni fa la Juventus otteneva una grandissima vittoria grazie alla splendida notte di un suo cannoniere.

La Juventus ha dominato il calcio italiano dal 2011 al 2020 vincendo la bellezza di nove Scudetti, un risultato straordinario e impensabile, ma anche in Coppa Italia era stata grande ottenendo successi di prestigio in una notte che ha esaltato un suo campione.

Juventus Morata gol

Nella stagione 2015-16 c’erano stati tanti cambiamenti all’interno della Juventus e per molti avrebbe potuto essere un anno di transizione ed effettivamente la prima parte del campionato sembrava dire proprio quello.

Tante sconfitte e un ritardo importante dalle capoliste Inter e Napoli, ma a lungo andare la forza della Vecchia Signora è venuta fuori alla distanza e il Tricolore è così rimasto in quel di Torino.

Quell’anno Madama non voleva però soltanto vincere l’alloro massimo italiano, ma alzare anche la Coppa Italia e per farlo doveva avere la meglio in semifinale dell’Inter di Roberto Mancini che a fine gennaio era entrata in crisi nera.

L’andata venne giocata a Torino e fu una vera e propria lezione di calcio, con i bianconeri che schiantarono i nerazzurri grazie alla splendida notte di un suo centravanti: Alvaro Morata.

Il cannoniere spagnolo sbloccò il risultato con un perfetto rigore conquistato da Cuadrado per fallo del connazionale Murillo mettendo la palla all’incrocio dei pali con un destro davvero imparabile per Handanovic, ma il meglio doveva ancora arrivare.

Nella ripresa lo spagnolo raccolse una corta respinta del tanto odiato ex Felipe Melo e con la palla vagante, pur marcato a uomo da Murillo, si girò di scatto e con un perfetto collo destro mise la palla all’incrocio dei pali lasciando immobile il portiere sloveno.

L’Inter era alle corde e poco dopo arrivò anche il 3-0 con la ciliegina finale piazzata da Paulo Dybala che al volo di sinistro sorprese un distratto Handanovic mettendo in porta il gol che chiudeva ogni discorso qualificazione.

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La Juventus poi si addormentò nel ritorno di Milano e rischiò seriamente di essere eliminata, riuscendo a passare solamente ai calci di rigore, ma quella notte probabilmente si è visto il miglior Morata di sempre.

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Le qualità dello spagnolo sono sotto gli occhi di tutti e la bontà della sua tecnica non viene messa in discussione, ma forse quello che è sempre mancato a Morata è quel istinto da killer dell’area di rigore che di solito è caratteristica dei grandi centravanti.

Proprio per questo motivo è sempre stato molto criticato, perché pur avendo questa mancanza apparentemente non da poco, ha sempre potuto giocare con squadre di vertice non riuscendo mai a imporsi pienamente.

Il Real Madrid lo aveva mandato alla Juventus con la formula di un prestito biennale per farsi le ossa e anche a Torino, dove disputò comunque le sue due migliori stagioni, si limitò a un misero quindici gol totali in Serie A.

Le sue medie non migliorarono, anzi rimasero sempre le stesse sia in Inghilterra al Chelsea, dove venne bersagliato e non poco dai tifosi dei Blues, che nel suo ritorno in Patria all’Atletico Madrid, con i Colchoneros che hanno praticamente regalato per due stagioni a Madama le prestazioni del madrileno che sicuramente non verrà riscattato al termine dell’annata.

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Le prestazioni come quella contro l’Inter nel 2016 sono state davvero poche ed è un vero peccato perché le possibilità per sfondare c’erano tutte, ma ormai alla soglia dei trent’anni sembra davvero aver perso l’ultimo treno.

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