Mancini, ma cosa fai? Pazza chiamata del Ct, non è Balotelli

Roberto Mancini ha sorpreso veramente in tanti per le sue convocazioni nell’ultimo stage, ma una veramente non se l’aspettava nessuno.

Lo stage di tre giorni servirà alla Nazionale di Roberto Mancini per riordinare le idee in vista dello spareggio per la qualificazioni ai Mondiali di marzo contro la Macedonia del Nord prima e la vincitrice tra Turchia e Portogallo, ma tra le chiamate c’è davvero un nome impensabile.

Mancini De Sciglio Italia

Roberto Mancini non può pensare di fallire la qualificazione al Mondiale di Qatar 2022 dopo la vittoria dell’Europeo quest’estate e per farsi trovare pronto nell’appuntamento più importante dell’anno sono stati chiamati un gran numero di giocatori nei tre giorni di stage per capire chi siano veramente quelli più adatti e motivati.

La chiamata di Mario Balotelli è stata quella che ha lasciato davvero tutti più interdetti e straniti, dato che il cannoniere bresciano non può pensare di essere utile alla causa dopo sei mesi giocati con i turchi dell’Adana Demirspor.

Non è stato però solo quella dell’ex Brescia e Monza la chiamata che ha lasciato sorpresi più di tutti, ma anche quelle di Fagioli e Carnesecchi della Cremonese, e soprattutto il ritorno di De Sciglio che da qualche settimana a questa parte si sta rivelando davvero una piacevole sorpresa viste le sue prestazioni con la Juventus.

Il terzino ha ritrovato il suo mentore e massimo estimatore Massimiliano Allegri e con il tecnico toscano sembra davvero avere un rapporto personale davvero favoloso che gli permette di rendere molto di più che con qualsiasi altro tecnico.

La sua capacità di giocare in tutte e due le zone laterali gli ha permesso sia di poter ricoprire con successo il ruolo di vice Cuadrado, chiaramente con caratteristiche più difensive, che quello di esterno sinistro al posto dei deludenti Alex Sandro e Luca Pellegrini.

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La chiamata in Nazionale in questo periodo particolare non vuol dire assolutamente che farà parte dei convocati in vista delle delicatissime sfide di qualificazione, ma sicuramente è un grande attestato di stima da parte di Roberto Mancini che dimostra, ancora una volta, come le prestazioni per lui vengano sempre prima del nome.

La crescita di De Sciglio e il legame con Allegri

Massimiliano Allegri non ha mai nascosto fin da subito la sua grande ammirazione per Mattia De Sciglio, infatti fu proprio l’allenatore livornese a lanciarlo in prima squadra quando era semplicemente un ragazzino delle giovanili del Milan.

Di lui ne fu veramente colpito, tanto che in una sua conferenza stampa ai tempi del Diavolo disse come non fosse possibile lanciare tutti i giovani perché di De Sciglio ce n’era un solo.

Sarà stato forse per un motivo di orgoglio personale per averlo scoperto, fatto sta che le prestazioni che le prestazioni dell’ex milanista hanno sempre avuto un rendimento con Allegri in panchina e un altro senza.

In Nazionale manca da davvero tempo, addirittura dal giugno del 2019 in occasione delle gare di qualificazioni all’Europeo contro Grecia e Bosnia, gare in cui non partì comunque mai dal primo minuto.

Per tornare all’ultima titolarità di Mattia dobbiamo tornare addirittura al 20 novembre 2018 in occasione di un’amichevole a Genk contro gli Stati Uniti, ma da allora De Sciglio sembra essere tornato quello che tutti avevano ammirato in maglia rossonera.

Ottimo in fase di spinto, bravo in chiusura e anche decisamente più preciso nei cross, oltre a quel gol decisivo con la Roma che non guasta mai.

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Mattia ora ha ripreso in mano la propria carriera grazie al proprio mentore e dopo la Juventus può riprendersi anche la Nazionale grazie alla sua grande adattabilità a ogni zona del campo.

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