Situazione drammatica nella serata per il mondo del calcio che deve ancora una volta fermarsi per riflettere su un lutto.
Non è mai facile parlare di tragedie e di disgrazie soprattutto quando si parla del mondo del calcio che dovrebbe essere sempre e comunque un momento di gioia e di felicità, ma purtroppo alle volte succedono dei veri e propri lutti.
La Coppa d’Africa del 2022 ha portato molte discussioni già all’inizio, dato che il torneo si sarebbe disputato durante la stagione e avrebbe portato tante squadre di livello europee a dover fare a meno di elementi importanti nel loro scacchiere.
Alla fine il torneo però si è giocato e ieri sera si è macchiato di un dramma vero e proprio che va ben oltre dalla semplice questione sportiva.
La partita in programma era quella tra Camerun e Comore, un’autentica sfida tra Davide contro Golia con i padroni di casa favoritissimi contro la piccola isola che stava vivendo un vero e proprio sogno a occhi aperti perché nessuno avrebbe mai pensato di qualificarsi addirittura a discapito del Ghana.
In tutto il Paese era scattata una grande feste, tanto che tutti in Camerun avevano adottato la piccola nazionale come squadra simpatia del torneo e in tantissimi erano accorsi allo stadio Olembe di Yaoundé per assistere al primo scontro a eliminazione diretta.
Il problema è che però era talmente tanta la folla a voler entrare che molti hanno provato a forzare le misure di sicurezza nonostante fossero sprovvisti del biglietto e le forze dell’ordine non hanno potuto far altro che respingere tutti quelli che erano impossibilitati all’ingresso.
In quel momento è scattato così un fuggi fuggi generale, non è ancora ben chiaro cosa ha spinto la folla a reagire in maniera così confusa, ma alla fine il bollettino è davvero drammatico: trentotto feriti e purtroppo sei morti.
Tragedia in Coppa D’Africa: 8 morti e 40 feriti
Una tragedia vera e propria che va a macchiare completamente lo spirito di festa che si accompagna alla Coppa d’Africa.
Non è però la prima volta che il Continente si macchia di un’organizzazione non perfetta e il caso più eclatante fu senza dubbio quello del 1969, quando ancora una volta la mancata organizzazione delle uscite di sicurezza e la mancanza di smistare i tifosi portò alla morte di ben ventisette tifosi.
In quell’occasione la sede dell’incontro era nel Congo Orientale allo Stadio Bukavu dove si sarebbe dovuta disputare la sfida tra due delle principali squadre locali dell’epoca, la Stampa riportò la notizia ma non seppe specificare il nome delle rivali.
Tra le ventisette vittime ci sono stati anche tristemente due bambini, uno di otto e uno di undici anni, e in quell’occasione il problema sembrò essere legato all’arrivo del Presidente dell’epoca Mobotu che fece spostare la folla al suo passaggio, ma le soli due porte d’ingresso risultarono fatali per troppe persone.
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Quando si parla di sicurezza non bisogna mai e poi limitarsi e ora questa Coppa d’Africa avrà sempre una macchia indelebile e ci vorrà veramente tanto tempo prima che il Camerun possa ospitare ancora un grande torneo continentale.