Zinedine Zidane è stato uno dei più grandi giocatori della storia del calcio e con la Juventus è stato in grado di giocate davvero pazzesche.
Quando si parla del francese Zinedine Zidane viene praticamente spontaneo togliersi il cappello e applaudire per la bellezza delle giocate del Pallone d’oro 1998 e in quell’annata il 25 gennaio riuscì a far vedere ancora di più il suo straordinario talento.
La Juventus del 1997-98 è stata forse la più bella versione della truppa bianconera guidata da Marcello Lippi e, nonostante non abbia vinto la finale di Champions League persa con il Real Madrid in finale, in quella stagione si vide veramente una squadra quasi senza macchia e senza peccato.
Il 25 gennaio 1998 si giocò allo stadio Delle Alpi la sfida contro un’Atalanta in grossa difficoltà in classifica e che aveva strettamente bisogno di fare punti per provare a raggiungere una salvezza che giornata dopo giornata si stava facendo sempre più complicata.
Quel giorno però i nerazzurri bergamaschi non arrivarono a Torino per fare le vittime sacrificali e anzi, disputarono un ottimo incontro difensivista e attento a concedere il minimo indispensabile alla Vecchia Signora.
Il primo tempo non riuscì a sbloccarsi, ma nella ripresa ci fu una grandissima palla gol per Madama con Del Piero che poté usufruire di un calcio di rigore, ma Fontana volò ancora una volta deviando in angolo.
La pressione juventina portò finalmente al vantaggio grazie a un bell’inserimento di Antonio Conte, ma dopo pochissimo tempo l’Atalanta riuscì a pareggiare grazie a Caccia che con un favoloso esterno destro superò Peruzzi.
Mancava solamente un quarto d’ora alla fine e un pareggio interno con i bergamaschi sarebbe stato visto come un vero e proprio disastro e così salì in cattedra Zizou.
Il francese, nemmeno un minuto dopo il pareggio orobico, svettò più in alto di tutti su un cross di Di Livio mettendo così la palla alle spalle di Fontana per il secondo vantaggio bianconero, ma il bello doveva ancora arrivare.
L’ex Bordeaux raccolse un pallone dal limite dell’area e iniziò a dribblare come dei birilli i difensori avversari e con un buon rimbalzo da parte della sfera, fece partire una cannonata da fuori area che piegò le mani del portiere nerazzurro.
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Era la rete capolavoro del 3-1 che permetteva di guadagnare due punti sull’Inter fermata sul pareggio a Empoli e quella partita fu uno dei tasselli fondamentali per il Pallone d’oro 1998.
Sua Maestà Zizou Zidane trionfa a Parigi
Il 1998 di Zidane è però ricordato non soltanto per quella grande annata con la maglia bianconera, ma anche perché è stato il vero e proprio trascinatore della Francia, facendo dimenticare anche quella sciocca espulsione rimediata nel girone contro l’Arabia Saudita.
Nelle ultime tre partite fu però celestiale e il massimo venne raggiunto nella finale parigina contro il Brasile, dove con due sue incornate venne trafitto Taffarel, in una di queste riuscì addirittura a far passare la palla sotto le gambe di Roberto Carlos.
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A fine anno il brasiliano Ronaldo pagò quel malore che aveva avuto poco prima della finalissima e un inizio di stagione con l’Inter non proprio brillante, permettendo così al transalpino di onorare ancora di più la maglia bianconera con il più prestigioso dei riconoscimenti personali.