Quando la morte arriva è giusto fermarsi per poter riflettere e piangere un uomo che ha fatto grande il calcio italiano.
Se n’è andato nella notte Gianni Di Marzio, storico allenatore del calcio italiano che ha fatto grandi tante squadre della provincia e orgoglio del figlio Gianluca, noto giornalista di spicco di Sky Sport.
Questa notte una tragica notizia ha sconvolto il mondo del calcio, perché il noto tecnico Gianni Di Marzio è venuto a mancare lasciando un vuoto davvero incolmabile nel cuore di tutti gli appassionati.
Il pensiero chiaramente va immediatamente alla famiglia e in particolar modo al figlio Gianluca che in questi anni ha portato in alto e con onore il cognome Di Marzio, riuscendo a continuare una tradizione fatta di uomini di grandi valori oltre che di professionisti di primo livello.
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Tutta la redazione si stringe attorno al dolore e non può far altro che fare le più sentite condoglianze per la perdita di un uomo davvero speciale.
La scoperta di Maradona e una carriera ricca di promozioni
Gianni Di Marzio è sempre stato un grande conoscitore di calcio, amante della panchina più del campo, dato che il calciatore lo fece davvero per poco tempo e a bassi livelli.
La sua avventura sul campo verde terminò infatti a soli ventiquattro anni giocando con l’Ischia e poco dopo divenne a tutti gli effetti l’allenatore, arrivando a soli ventinove anni all’interno del settore giovanile del Napoli.
Negli anni ’70 vinse per due volte il premio di “Seminatore ‘doro”, un riconoscimento della FIGC a tutte quelle figure che si erano particolarmente distinte nella stagione nelle varie categorie.
Il primo di questi premi arrivò nella stagione 1971-72, quando dimostrò tutto il suo valore guidando la Nocerina fino a un passo da una pazzesca promozione in Serie C, mentre nel 1976 arrivò forse il premio più bello di tutti, dato che venne premiato come figura più rappresentativa di tutta la Serie B grazie alla memorabile promozione in Serie A con il Catanzaro.
Con i giallorossi calabresi visse sicuramente i suoi anni migliori e anche se al primo anno arrivò la retrocessione è ancora oggi ricordato come un mito del capoluogo di regione e infatti l’anno seguente poté allenare il suo Napoli.
Un altro momento leggendario della sua carriera avvenne nel 1983 quando riuscì a realizzare la seconda promozione dalla B alla A, questa volta con il Catania, mentre il terzo capolavoro arrivò nel 1988 quando riuscì nella storica impresa di portare tra i cadetti il Cosenza, al termine di una grande cavalcata in C1.
Oltre alle imprese come allenatore è ricordato anche soprattutto per aver portato Maradona al Napoli e la sua esperienza nelle trattative è stata determinante per l’acquisto del secolo degli Azzurri.
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Come ha scritto il suo Gianluca, ora finalmente potrà allenare Diego nel Paradiso del calcio perché prima o poi sarebbe stato doveroso vedere Di Marzio dare consigli dalla panchina al Pibe de Oro.
Ciao Gianni, ci mancherai.