Claudio Marchisio è stato uno dei simboli della Juventus e nel 2011 segnò una doppietta che lo fece entrare ancora di più nella storia.
Quando si parla di juventinità è veramente difficile non pensare a Claudio Marchisio, un campione che ha saputo mettere anima e corpo nella causa della Vecchia Signora diventando uno dei giocatori più amati di sempre.
La sua storia d’amore per i colori bianconeri iniziò da giovanissimo, quando infatti venne inserito nel settore giovanile a soli sette anni facendo tutta la trafila e diventando così un pezzo fondamentale della storia juventina.
Il debutto in prima squadra avvenne nel 2006, quando Madama era relegata in Serie B in seguito al caso Calciopoli e dopo un anno di prestito a Empoli, tornò alla base ancora più forte e carico di prima, pronto a diventare una colonna della squadra allora allenata da Claudio Ranieri.
Elegante nelle movenze, nelle giocate e straordinario negli inserimenti, era l’emblema del centrocampista completo e per farsi amare ancora di più dai tifosi cosa ci poteva essere di meglio se non delle reti agli acerrimi rivali venuti da Milano?
Juventus, Marchisio accende le speranze dei tifosi: le dichiarazioni
Furono proprio contro le realtà lombarde che Marchisio diede il meglio di sé realizzando reti di altissima classe e di estrema importanza, come quella che permise alla disastrata Juventus di Ciro Ferrara di imporsi a sorpresa sulla fortissima Inter di José Mourinho, ma probabilmente a entrare ancora più nella leggenda fu un’altra partita.
Antonio Conte era appena arrivato a Vinovo con il compito di rialzare una squadra sfiduciata dopo due settimi posti consecutivi e la partita migliore per dimostrare all’Italia intera che la Signora era prepotentemente tornata ad alti livelli in Serie A era quella di battere il Milan campione d’Italia.
In uno Juventus Stadium caldissimo, i bianconeri disputarono una partita favolosa che però non voleva sbloccarsi fino a quando non intervenne il Principino a cambiare completamente il corso della gara.
Prima sbloccò il risultato con un perfetto inserimento dalle retrovie e allungando il piede fu bravissimo nello sfruttare un errato rinvio della difesa rossonera, superando così Abbiati con un beffardo tocco che valse l’1-0.
L’entusiasmo era ormai tale che tutto lo stadio stava spingendo la Juventus verso il trionfo e così fu ancora Marchisio a provare la conclusione dalla lunga distanza e, seppur calciata abbastanza debolmente, trovò impreparato Abbiati che si fece passare il pallone sotto le gambe decretando così il raddoppio e il successo per 2-0.
Grazie a quella vittoria la Juventus mise le basi per una stagione memorabile che sarebbe culminata con lo Scudetto dopo anni estremamente difficili, dando così l’inizio al ciclo storico e memorabile di nove titoli consecutivi.
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Marchisio fu titolare assoluto solamente per i primi due anni di quei successi, a causa dell’esplosione di Paul Pogba oltre che alla presenza di Pirlo e Vidal, ma non ci fu mai una sua parola fuori posto o polemica, perché per lui la Juventus era la cosa che contava di più, perché lui era in tutto e per tutto il Principino.
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