Uno è il tecnico della Juventus, l’altro l’allenatore del Brescia. In passato, però, Allegri e Inzaghi hanno avuto una discussione accesa.
La Juventus, nell’ultimo turno di campionato, non ha potuto avere il supporto di Massimiliano Allegri; il tecnico bianconero ha dovuto seguire la partita contro la Roma dalla tribuna a causa della squalifica dopo le protese, ritenute eccessive, nei confronti di Sozza al termine del match con il Napoli, terminato uno a uno. L’allenatore sarà sicuramente rimasto soddisfatto del carattere mostrato dai suoi mentre avrà avuto da ridire per l’atteggiamento avuto all’inizio dei due tempi. Nella prossima stagione Allegri potrà incontrare una sua vecchia conoscenza, Filippo Inzaghi attuale allenatore del Brescia.
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Allegri contro Inzaghi, una discussione storica
Inzaghi, sulla panchina del Brescia, sta disputando una buonissima stagione; i suoi ragazzi sono secondi in classifica con trentaquattro punti a meno quattro dal Pisa capolista. L’obiettivo stagionale è piuttosto chiaro: ottenere la promozione in Serie A. La strada è lunga (e in un campionato come la Serie B gli ostacoli sono infiniti) ma le basi sono state poste e sembrano anche piuttosto solide. Ore serve sbagliare il meno possibile per ottenere la promozione nel massimo campionato italiano. Il Brescia in Serie A significherebbe Allegri vs Inzaghi e tra i due i rapporti non sono mai stati rosa e fiori
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Per capire le difficoltà, nel rapporto, tra Allegri e Inzaghi bisogna risalire al 2012; l’ex attaccante del Milan ha sempre attribuito al tecnico la responsabilità del suo ritiro dal calcio giocato. La bolla è scoppiata nel giorno in cui l’attuale tecnico della Juventus, reduce dal pareggio in Champions League con l’Anderlecht, decise di assistere al match degli allievi rossoneri (allenati proprio da Pippo Inzaghi). La miccia è stata accesa da un saluto, del tecnico, al quale però l’ex giocatore non ha risposto; a quel punto Allegri ha giustamente chiesto spiegazioni e si è sentito dire come lui, per Inzaghi, non esistesse. La riposta del tecnico non si è fatta attendere e, rivolgendosi ai giovani allenati dal collega, ha pronunciato parole poco carine specie da dire davanti a dei ragazzi. Un rapporto mai nato e deteriorato nel tempo.
