Vidal, per quattro anni, ha vestito la maglia della Juventus. Andiamo a scoprire il motivo che si cela dietro la sua cessione.
La Juventus, oltre al campionato (il sei gennaio, Covid permettendo, ci sarà la sfida contro il Napoli), deve pensare anche al mercato. La società vuole regalare ad Allegri un paio di rinforzi per disputare, in maniera completamente diversa, la seconda parte di stagione; per raggiungere gli obiettivi prefissati, almeno in quarto posto in campionato, il successo in supercoppa e un buon cammino in coppa Italia e Champions League, servono forze fresche in grado di aumentare la qualità di una rosa che, fino a questo momento, ha mostrato evidenti difficoltà.
Gli obiettivi sono un centrocampista e un attaccante; in mezzo al campo si cerca un profilo a basso prezzo con Zakaria, in scadenza di contratto il prossimo trenta giugno, in cima alla lista dei desideri; per quanto riguarda il reparto offensivo, l’idea è quella di portare a Torino un giocatore capace di cambiare le prospettive dei bianconeri. Se Vlahovic è destinato a restare un sogno di mercato (troppo alta la richiesta della Fiorentina), Icardi è più di una semplice idea. Il centravanti argentino conosce già il campionato italiano e rappresenterebbe la soluzione ideale per il 4-3-3 di Allegri.
Juventus, Vidal perchè stato ceduto?
Tornando al centrocampo, il profilo che sta cercando la Juventus, viste anche le ultime prestazioni di Arthur, è quella di una mezzala fisica in grado di portare un numero importante di gol (per capirci quello che doveva essere Rabiot). Un giocatore del genere la Juventus lo ha avuto dal 2011 al 2015; stiamo parlando di Vidal, centrocampista di rottura ma allo stesso tempo letale negli inserimenti senza palla.
Vidal è stato uno degli elementi fondamentali nell’era Conte e, ad oggi, farebbe molto comodo per il 4-3-3 di Allegri. L’avventura dell’attuale centrocampista dell’Inter con la Juventus si chiuse per motivi non solamente legati alle prestazioni; la vita extra campo del cileno, tra alcool e comportamenti non in linea con la vita di un professionista, poco si sposavano con le linee guida di una dirigenza sempre molto attenta ai quanto compiono i propri tesserati.