Lite Morata-Allegri, le gravi conseguenze che nessuno conosce

La Juventus si prepara al ritorno in campionato con un nodo da sciogliere: il rapporto tra Alvaro Morata e Massimiliano Allegri.

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Nella giornata di oggi la Juventus torna al lavoro in vista della ripresa del campionato; il sei gennaio allo Stadium arriva il Napoli in una sfida da non sbagliare. I bianconeri, dopo aver sfruttato il calendario nell’ultimo mese di campionato, sono pronti ad affrontare un gennaio di fuoco. Sei partite in diciotto giorni con tre scontri diretti e la finale di supercoppa; un ciclo in cui definire le ambizioni dei ragazzi di Allegri. Il tecnico potrà contare sui recuperi di Chiellini, Chiesa e soprattutto Dybala; tre giocatori fondamentali per continuare la rincorsa al quarto posto.

Per uscire indenni dal primo mese del nuovo anno, serviranno anche i gol degli attaccanti. L’apporto realizzativo è stato uno dei grandi problemi della Juventus in questi quattro mesi. La partenza di Cristiano Ronaldo, tornato al Manchester United, ha lasciato un vuoto che i bianconeri non sono ancora riusciti a colmare. Proprio per questo la società vuole intervenire sul mercato per regalare un numero nove ad Allegri; in attesa che a Torino arrivi il nuovo centravanti, il tecnico deve fare affidamento su Morata e Kean.

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La stagione di Morata, fino a questo momento, è stata piuttosto deludente: sette gol in tutte le competizioni sono troppo pochi per chi dovrebbe essere l’attaccante principale della Juventus. Allegri ha sempre usato parole d’amore nei confronti del suo centravanti anche se, dopo la gara interna con il Genoa, le cose sembrano essere cambiate; in quell’occasione, il numero nove non prese bene la sostituzione (a venti dalla fine) per dei comportamenti che al tecnico non erano piaciuti.

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Da quel momento, Morata ha sì giocato le successive tre partite ma nelle ultime due ha dovuto coesistere con Moise Kean. Se da una parte i problemi di formazione imponevano ad Allegri il doppio centravanti, dall’altra la scelta dell’attaccante azzurro può anche essere interpretata come un messaggio nei confronti di Morata in vista della seconda parte di stagione; l’ex Chelsea deve cambiare atteggiamento o rischia di perdere il posto da titolare. Ad Allegri l’alternativa non manca.

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