Il mondo del calcio è in lutto per la clamorosa scomparsa, nella giornata di oggi, del fratello di un ex leggenda di questo sport.
Il Napoli, dopo i primi due mesi di stagione, si pensava potesse essere la pretendente principale dell’Inter per lo scudetto; i ragazzi di Spalletti giocavano a meraviglia, trascinati da Osimhen nell’anno della sua definitiva consacrazione. Proprio l’infortunio dell’attaccante, dopo un terribile scontro di gioco con Skriniar durante Inter-Napoli, ha dato il via al crollo dei partenopei. Due sole vittorie nelle ultime sei partite di campionato, le tre sconfitte consecutive al Maradona e una serie di problemi a livello di rosa, hanno fatto scivolare il Napoli a meno sette dal primo posto.
Una distanza non impossibile da recuperare a patto che l’Inter rallenti il suo cammino e che il Napoli riesca a ritrovare le certezze di inizio stagione. Alla ripresa, i partenopei faranno visita alla Juventus in un match mai banale; la sfida, in programma il sei gennaio allo Stadium, non ha ancora la certezza di essere disputata a causa di una situazione pandemica che sta tornando a preoccupare il mondo del calcio.
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Napoli, vincere in onore di Hugo Maradona
Qualora il match dovesse svolgersi regolarmente (come tutti ci auguriamo), il Napoli avrebbe un motivo in più per ottenere un risultato positivo; Insigne e compagni, infatti, faranno di tutto per dedicare la vittoria a Hugo Maradona, il fratello di Diego, scomparso nella giornata di oggi a cinquantadue anni per arresto cardiaco. Una notizia tremenda per tutto il mondo partenopeo considerando anche il periodo; il venticinque novembre dell’anno scorso, infatti, scomparve Diego Armando Maradona, leggenda calcistica dei due mondi, quello napoletano e quello argentino.
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Dopo la morte di Diego, il Napoli ebbe la meglio sulla Roma; il club partenopeo ora vorrà fare lo stesso contro la Juventus. Ricordiamo come Hugo, di ruolo centrocampista, ha avuto un passato anche in Italia, con la maglia dell’Ascoli. La famiglia Maradona, per il secondo anno di fila, è costretta a fare i conti con un dolore che non avrebbe mai voluto vivere.
